Il terzetto rivoluzionato a causa delle assenze. Doppia vittoria a Monzambano con il punteggio di 13 a 3.
E' del Cinaglio lo scudetto della A di tamburello indoor, dopo aver levato al cielo la Coppa Europa. Il team della Val Rilate non deve neppure attendere l’esito dei risultati odierni della rivale Segno, dopo aver centrato ieri i due successi sul Castellaro. Infatti a Monzambano il doppio 13-3 rifilato ai padroni di casa segna il passaggio di consegne tra i campioni uscenti e il Cinaglio. Mantovani che hanno rivoluzionato la formazione sposando la linea verde e poco hanno potuto con i ragazzi astigiani, comunque obbligati a vincere per mantenere il matematico primato. Ed il primo match è stato a senso unico sempre favorevole alla squadra allenata da Bruno Ceron che girava 2-1, col Castellaro che metteva a segno il secondo games sul 7-2 ed il terzo appena prima di quello che chiudeva la gara. Ben altro avvio nella replica col Castellaro che approfittava della sufficienza con cui il Cinaglio rientrava sul parquet per portarsi sul 3-1. La reazione era veemente, orgoglio e determinazione erano le armi in più per un parziale che non lasciava replica: 12-0. Dodici giochi consecutivi che lasciavano poi spazio aimmeritati festeggiamenti. Cinaglio più forte delle difficoltà di formazione. Lo scorso fine settimana era venuto meno Lorenzo Tonon sostituito da Mattia Zanotto, che ha però dovuto saltare causa lavoro la trasferta di Monzambano. Dunque terzetto rivoluzionato con l’inserimento del monferrino Samuele Carpignano che, fino a ieri, aveva giocato solamente un paio di giochi. Punti fermi i fratelli Umberto e Federico Pastrone da Piovà Massaia. «È stata assolutamente una vittoria del gruppo, un premio alla tenacia e costanza con cui i ragazzi tutti hanno affrontato questo campionato» sottolineano i dirigenti Giuseppe Fracchia ed Enrico «Chicco» Viotti. Riserva il figlio Stefano, che da diverse stagioni non impugnava più il tamburello. –