Cavalcaselle giovanissime: intervista a Maddalena Pasquetto

Cavalcaselle, premiato un anno di lavoro, con la conquista del titolo nazionale nella categoria giovanissimi femminili. Le dichiarazioni di Maddalena Pasquetto.

Le atlete del Cavalcaselle con il presidente della Fipt Edoardo Facchetti domenica dopo la vittoria dello scudetto 

Fra le note positive delle recenti finali nazionali giovanili c'è senza ombra di dubbio la formazione veronese del Cavalcaselle che ha conquistato il titolo di campione d'Italia nella categoria giovanissimi femminili. Le giovani veronesi hanno fatto vedere un bel gioco, tanta qualità e un gruppo affiatato, cose che fanno ben sperare la dirigenza per il futuro.

La squadra delle giovanissime è composta da Angelica Zanoni (capitano) Irene Cordioli, Elisa Pezza, Giulia Pernechele, Sara Buio, Anna Ciliberti, Sara Zoccatelli, direttore tecnico Mariella De Matteis e Maddalena Pasquetto. Il settore giovanile in casa Cavalcaselle è sempre seguito con attenzione e passione. I risultati raggiunti sono il frutto di un lavoro di gruppo, che vede altri allenatori come Michelangelo Cordioli allenatore dei pulcini e B femminile, Paolo Bertaiola, allenatore dei Juniores maschili,serie D ed esordienti. Per dare risalto a questa vittoria del Cavalcaselle abbiamo scambiato alcune considerazioni tecniche con Maddalena Pasqualetto, una delle grandi artefici a livello dirigenziale che con tanta attenzione e meticolosità segue le giovani atlete.

Cosa vuol dire vincere un titolo nazionale?

Vincere il titolo nazionale è una grande soddisfazione, ma soprattutto il coronamento di un anno di lavoro fatto di sacrifici e dedizione per raggiungere un obbiettivo

Quanti allenamenti fanno le ragazze?

Con le ragazze facciamo due allenamenti a settimana. Durante gli allenamenti, si vede la voglia di continuare a migliorare.

Ritieni che in futuro si possa ripetere questo risultato?

Certo, sicuramente la società vuole puntare in alto. Sappiamo che non sarà facile, ma se lavoriamo bene, e ci impegniamo per i nostri obbiettivi, tutto è possibile.

Secondo te oggi il tamburello giovanile viene valorizzato abbastanza o si potrebbe fare di più?

Per il tamburello si può e si deve fare sempre di più La valorizzazione del settore giovanile è di fondamentale importanza, perché è lì che si crea la linfa nuova. Se vogliamo che questo meraviglioso sport vada avanti dobbiamo lavorare in questa direzione.

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