Oggi a San Benedetto Belbo primo atto della finale scudetto

(FABIO GALLINA-UFFICIO STAMPA FIPAP) - Davide Dutto (Tealdo Scotta) in semifinale ha eliminato Paolo Vacchetto.

Alle 14,30 l’outsider Dutto prova a ribaltare il pronostico contro Raviola

Lo sferisterio di San Benedetto Belbo, nell’aspro e incomparabile scenario delle Langhe fenogliane, ospita oggi, alle 14,30 la prima finale della serie A di pallapugno-«Trofeo Araldica». In campo Davide Dutto (Tealdo Scotta) e Federico Raviola (Acqua S. Bernardo Ubi Banca) che si ritroveranno la settimana successiva a Cuneo per il ritorno. La scelta di iniziare a S.Benedetto (di solito la squadra meglio piazzata parte in casa) è dovuta alla concomitanza con la Fiera del Marrone.
Raviola è favorito sull’«outsider» Dutto che in semifinale ha eliminato Paolo Vacchetto alla «bella». Raviola invece si è sbarazzato di Campagno in due confronti. Comunque vada, nell’albo d’oro della pallapugno comparirà un nome nuovo a interrompere la diarchia Vacchetto-Campagno che durava da 7 stagioni.
«Non credevo di poter arrivare in finale - ha ammesso Dutto -; per me è un grande traguardo, ma non un punto d’arrivo. Raviola è un “osso durissimo”, ed è favorito; noi cercheremo di metterlo in difficoltà soprattutto a San Benedetto. Useremo tutte le nostre armi sportive. Questo è stato un campionato diverso, i miti sono caduti, anche se rimangono tali, ed è arrivata gente nuova per il bene della pallapugno». 
Raviola, non troppo convinto, cerca di respingere il ruolo di favorito: «Non lo sono: chi arriva in finale lo merita e ha le stesse possibilità dell’altro. Partiremo alla pari, anche se il campo di San Benedetto è durissimo; lì sono già stato sconfitto. La finale per me è una conferma; c’ero già arrivato (nel 2016) e volevo tornarci. Il campionato è stato interessante perché sono emersi giocatori nuovi». A San Benedetto tutto è pronto per il grande evento; cancelli aperti alle 12,30.
Raviola (24 anni e 11 mesi) affronta Dutto (22 anni e 10 mesi) nella sesta finale più giovane di sempre (47 anni e 10 mesi); la più vecchia fu nel 1949 tra Manzo e Rossi (81 anni). Negli scontri diretti Raviola conduce 8-2 (3-1 quest’anno). Una curiosità. L’andata è stata cinque volte il 20 ottobre: chi se l’è aggiudicata (Bertola, Berruti, Molinari, Corino, Vacchetto) ha conquistato lo scudetto (segnalazione dello statistico Mario Pasquale che oggi festeggia il compleanno).

Serie B
Domani, alle 15, a San Biagio Mondovì, finale di ritorno tra Gilberto Torino (Acqua Sa.Bernardo) e Cristian Gatto (Alfieri Albese) che ha vinto l’andata11-4.


 

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