Video interviste con le testimonianze della guerra e della vita contadina, favole, leggende sulle« masche» e le tradizioni che vanno dai Cantè j’euv ai fuochi sulle colline. Aneddoti su come si costruivano gli strumenti per lavorare i campi, ma anche su come si preparavano le robiole. Tesi di laurea e persino un gagliardetto del 1800 che testimonia la vincita di un campionato di pallapugno. Questi e altri materiali, principalmente in formato multimediale, saranno custoditi ad Arguello in una banca speciale, la prima in paese. Non si tratta di un istituto di credito, ma della «Banca dell’identità e della memoria dell’Alta Langa»: un centro di raccolta in cui verranno catalogati documenti e studi sulla storia, la cultura e le tradizioni del territorio. Il Comune ha presentato richiesta di finanziamento alla Fondazione Crc per dar vita a questo museo virtuale, che fisicamente ha sede in paese, ma tramite il suo archivio in cloud sarà raggiungibile e consultabile da pc e tablet.

Si cercano volontari
Spiega il sindaco Alessandro Fenocchio: «Mentre scrivevo la tesi di laurea, intervistai molte persone sul tema del simbolico-immaginario, ovvero le storie delle “masche”, le favole in dialetto ed altre tradizioni. Il folklore risulta una delle varie chiavi di lettura dell’Alta Langa non soltanto in direzione architettonica e paesaggistica, ma anche artistica, letteraria e psicanalitica. Il mio lavoro sarà sicuramente depositato nella nuova banca». Donato Bosca, fondatore de «L’Arvangia»: «È un progetto molto interessante, fondamentale per la gente di Langa. L’associazione lo sosterrà». Il presidente dell’Unione montana Alta Langa, Roberto Bodrito: «Mi auguro che questo archivio speciale si possa ampliare per non disperdere un patrimonio prezioso». Roberto Cerrato, direttore dell’Associazione per il Patrimonio dei paesaggi vitivinicoli: «Appoggiamo questa idea progettuale che si inserisce appieno nel percorso che si sta portando avanti per il sito Unesco nel raccogliere la documentazione che parla del territorio e che ne descrive la sua identità e la sua storia».
Le prime operazioni saranno rivolte alla ricerca dei materiali con l’aiuto di volontari, come già è avvenuto durante il progetto Gps del Consorzio socio assistenziale destinato alla terza età.