UN FINE SETTIMANA DALLE GRANDI EMOZIONI
Flavio Borgna: «L’edizione del decennale è stata particolarmente significativa con il momento di amicizia tra pallapugno e tamburello, le discipline che rappresentano l’anima sportiva delle colline di Langa e Monferrato ora unite nella promozione turistica regionale. Ne han parlato il giornalista de “La Stampa” Franco Binello con Massimo Berruti e con il tamburellista Aldo “Cerot” Marello (premiato per l'occasione)
Salve: devo dire che ho trascorso un fine settimana interessante almeno per quanto riguarda i miei interessi che ha visto due occasioni diverse anche se legate ad un minimo comune denominatore: la sferistica, sabato per la pallapugno, in occasione della consegna del "Balun d'Or, a Cerretto Langhe e domenica per il tamburello sul campo di Chiusano che ha guadagnato la serie A contro un avversario ostico come la bergamasca Arcene. Ma voglio andare con calma e seguire un canovaccio già molte volte sperimentato.
Il Balun d'Or di Cerretto Langhe, paese della pallapugno, come si può leggere sulle pareti all'ingresso, è giunto alla decima edizione: durante questi dieci anni sono stati premiati campioni, campionissimi ma anche giocatori dai meriti particolari uno dei quali è stato certamente Mauro Nada, deceduto qualche mese fa, prezioso ed irrinuciabile terzino del "mito" del balun qual'è stato Felice Bertola, 12 campionati vinti come battitore e due come spalla, che lo ha sempre voluto al suo fianco in tutte le vicende sportive. Per quanto riguarda gli altri premiati sarà più esauriente di me Luigi Musso, invitato d'onore ed ormai pienamente introdotto come giornalista nel contesto "pallonaro".
È Federico Raviola il vincitore del «Balun d’or 2018». Il monregalese è stato scelto da una giuria di tecnici e giornalisti presieduta da Felice Bertola; succede a Oscar Giribaldi, Paolo Danna, Massimo Vacchetto, Bruno Campagno, Roberto Corino, Lorenzo Bolla, Daniel Giordano, Alberto Sciorella e Michele Giampaolo. Tutti presenti i vincitori delle passate edizioni, Oscar con la figlioletta, tranne Sciorella perfettamente ristabilitosi.
Per i premi di «contorno» quello alla carriera, è andato a Felice Bertola inarrivabile campionissimo.
Il premio a sorpresa è andato al promettente Cristian Gatto, protagonista in serie B con l'Albese, per la pantalera sugli allori Maurizio Bogliacino.
Per il settore dei «media», «fondamentale per la diffusione e la promozione del balon» il premio «Dumini Abbate e la squadra della piazza», che ricorda una squadra di Cerretto Langhe imbattibile nelle sfide paesane, è toccato a Lorenzo Tanaceto, giornalista della Redazione de «La Stampa». Riconoscimenti anche ai fotografi Silvia Muratore e Severino Marcato.
A margine, come curiosità, una riunione dei big per portare il loro contributo su questioni spinose come la formula del torneo ed il sistema dei punteggi.
Da parte mia ringrazio gli Organizzatori per il loro zelo e per la loro capacità organizzativa orchestrata da Flavio Borgna, ben coadiuvato da un staff di prim'ordine. Cerretto Langhe è un'icona ormai consacrata alla storia, uno di quei siti, come ho già scritto in altra sede, che non risentono dei passaggi dei tempi, scolpiti nella tradizione come quelle vecchie cartoline che oggi sembrano aver trovato un mercato speciale per i romantici d'occasioni. Il pranzo servito all'aperto dai paesani, le prelibatezze del luogo, i vini nostrani, l'intervento del cantore che conosce tutte le arie e le interpreta in quel dialetto locale che davvero non sa mentire e riesce a commuovere i nativi e gli invitati allo stesso modo.
Domenica invece a Chiusano si faceva sul serio perché c'era in ballo oltre la qualificazione alla finale di categoria la conquista della serie A, che non ha avuto più iscritti astigiani dopo la fine del glorioso Callianetto di patron Fassio a parte la meteora Cinaglio. Tanta gente, molto pubblico per una folla di sportivi desiderosi di respirare altra aria d'altezza. Il Chiusano non ha affatto demeritato ed al contrario ha saputo respingere l'urto della "bestia nera" bergamasca guidata da uno degli ultimi fuoriclasse come Sandro Fanzaga. Dopo il primo set chiuso sul 6 a 4 il Chiusano guidato da un immenso Petroselli, chioccia di una nidiata di giovani interessanti quasi tutti locali o circonvicini (cosìavrebbero ben recitato Artuffo e Farassino), ha innescato marce troppo alte per gli ospiti che si sono arresi dopo un 6 a 1 che non ha bisogno di presentazioni. Un applauso, un ovazione e tanta fortuna per un futuro degli astigiani già cominciato.
Ricordiamo i grandi protagonisti della doppia promozione: Francesco Tanino, Matthieu Dellavalle, Filippo Martinetto, Lorenzo Petrini, Daniel Dellavalle con i tutor Riccardo Dallavalle, Andrea Petroselli, Paolo Cardona. In cabina di regia Sandrine Nicole e Giorgio Valle.
Termino con una considerazione vissuta e provata nei due momenti di unione tre Cerretto e Chiusano: ho visto tanta gente parlare, discutere, gioire, sorridere e piangere; bambini correre alla ricerca di un cimelio o di raccattare una pallina come ricordo ed anziani divertirsi in puro diletto piemontese, con le tipiche inflessioni ed i suoi luoghi comuni proprio mentre mi congratulavo con il sindaco donna di Chiusano, totalmente assorbita da quanto stava avvenendo in campo. Dopo tanto tempo non ho visto telefonini né altri imbrogli tecnici in mano ai presenti affascinati per lo spettacolo che stavano godendo: stessa atmosfera respirata solo il giorno prima nello splendido anfiteatro langhetto.
"i nostri giovani li stimoliamo facendogli interagire con i grandi della sferistica". Oltre a Cerot incontri con Gigi Pagani, Franco Reccagni, Fulvio Natta e tanti altri ancora. Il prossimo sarà Dante Ongaro, sabato, in occasione della finale di B con l'altra realtà speculare, giovane e famigliare, il Cereta a Capriano del Colle (Brescia)