Paolo Vacchetto col tecnico Bellanti e il «fisio»Michele Gandolfo
Paolo Vacchetto, Raviola e Campagno per il primato; Dutto è quarto
Il balon (serie A) mette in campo, è il caso di dirlo, le penultima e ultima serie di sfide prima del «barrage» playoff-playout . La situazione è delineata non solo per i primi tre posti - con il duo Paolo Vacchetto (Araldica Spigno) e Federico Raviola (Cuneo) appaiati in vetta, seguiti a due lunghezze da Bruno Campagno (Canalese) già qualificati - ma anche per il quarto: Dutto (San Benedetto) ha già scavalcato Massimo Vacchetto (Araldica Castagnole), ora di fatto quinto e sesto Giordano (Imperiese). Ricordiamo che il regolamento prevede che per il quarto posto utile alle semifinali si debbano disputare due spareggi: Dutto contro il primo dei playout (Parussa, Cortemilia) sul campo di San Benedetto Belbo e il quinto contro il sesto playoff (Vacchetto-Giordano) a Castagnole Lanze. I due vincenti si affronteranno nello spareggio decisivo per qualificazione.
In questo week end lungo si disputano le gare del penultimo turno playoff. Ieri sera (sabato) si è giocato a Dolcedo (Imperia) il confronto tra Giordano (per lui qualsiasi risultato era ininfluente) e Raviola, che non solo per il pronostico aveva l’«obbligo» di vincere per balzare da solo in vetta alla classifica a quota 28. Oggi a Castagnole Lanze non ci sarà il testa a testa tra Massimo Vacchetto (infortunato) e Dutto che andrà dunque a insediarsi da solo al quarto posto (19 punti) ormai definitivo nella fase plaoyff. Domani sera alle 21 a Spigno il duello Paolo Vacchetto-Campagno che dovrebbe chiarire meglio le posizioni: se vince Paolo Vacchetto va presumibilmente a condividere il primato con Raviola, se s’impone Campagno agguanta il rivale al secondo posto (26 punti), ma con «vista» anche sul possibile primato in attesa dell’ultimo turno (giovedì) col big-match Raviola-Paolo Vacchetto a Cuneo (giovedì Campagno ha già partita vinta a tavolino a Canale con Massimo Vacchetto).
Tre in gioco per la vetta, dove si potrebbe dover guardare alla fine a scontri diretti, differenza giochi e quant’altro. Fin qui la matematica . Quello che i numeri dicono solo in parte (se non leggendoli tra le righe) è che se fino al forfait (infortunio muscolare a una gamba) di Massimo Vacchetto nessuno degli altri tre che lo precedono avrebbe fatto «carte false» per essere primo, ora invece tutti vorrebbero chiudere in testa per confrontarsi con un Vacchetto certo non al meglio della condizione oppure con un Dutto o un Parussa o un Giordano che se pur pericolosi non hanno certo la caratura del quattro volte campione d’Italia. E appare altrettanto evidente che assicurandosi il primato nei playoff si eviterebbe comunque un confronto diretto con un altro big in semifinale. Facciamo uno dei possibili esempi che scaturiscono da questo scenario di complicati incroci algebrici: Paolo Vacchetto chiude al comando e trova Dutto o il fratello (o Giordano o Parussa) in semifinale; Raviola e Campagno (secondi e terzi) se la vedrebbero tra loro .