Un torneo che aspetta il suo “Godot” Vacchetto

Massimo Vacchetto

Il campionato scudetto di pallapugno, dopo 8 giornate di gara, continua la sua corsa verso l’estate, proponendo un inedito leader, il cuneese Federico Raviola, che finora ha battuto tutti, anche il suo primo rivale di questo avvio di stagione, il canalese Bruno Campagno e sabato ha liquidato l’Araldica Tricolore con un perentorio 11-3. 

Ma il torneo, che già si presentava enigmatico sotto il profilo dei pronostici , anche per effetto del rimescolamento delle squadre (punteggi) di inizio stagione, è come «sospeso» intorno all’interrogativo di fondo: quando Vacchetto (Massimo) tornerà ai suoi livelli? Il quattro volte campione d’Italia è stato operato alla spalla destra, infortunata ai Mondiali in Colombia, l’11 dicembre. Da allora ha cominciato una riabilitazione (gestita da altro campione, il «fisioterapista di lusso» Roberto Corino) che si sapeva già sarebbe stata lunga e tutta in salita. Perchè la spalla (è persino una ovvietà dirlo), oltrechè fondamentale per un giocatore di pallapugno, è struttura complessa, un «puzzle» di ingranaggi che vanno rieducati un poco alla volta.
Vacchetto ha bruciato i tempi del rientro e il fatto che in classifica abbia «già» tre punti (equivalenti ad altrettante vittorie, alcune delle quali anche fortunose va detto) ha del miracoloso. Ma quello che ha fatto questo giovin campionissimo di 25 anni, con un rientro anticipato di un mese sulle tabelle mediche, ha del sovrumano e solo chi non conosce le leggi dello sport non può non rendersene conto. 
Qualche tempo questo fuoriclasse che colpisce per il tratto e l’intelligenza (non solo agonistica) aveva confidato - in una sorta di autoconfessione psicanalitica - di ritrovarsi spesso a dire a Massimo Vacchetto, cioè a se stesso, «di non forzare e di non fare il furbo». «Il cervello mi dice di fare una cosa, ma il mio fisico non è ancora pronto per eseguire l’ordine» aveva spiegato. 
Ciò che sta capitando al «signor Godot» del campionato (colui che tutti evocano e tutti aspettano come in una piece beckettiana) è del resto comune alle vicende di tanti grandi dello sport, costretti per incidenti o infortuni a combattere la malasorte (chi pensava , pochi mesi fa, per restare all’attualità tennistica, che uno come Nadal sarebbe tornato a stravincere tutto?). E se vogliamo rende ancora più intrigante il personaggio che - va ribadito - ha trovato )a Castagnole e nello sponsor Araldica (Claudio Manera) l’ambiente ideale per rientrare alle gare senza troppi assilli. Nessuno pretende nulla, ma tutti sanno che quando sarà di nuovo al top (perchè ci tornerà, state tranquilli) potrà dire la sua sia che giochi per lo scudetto o, nell’ipotesi più malaugurata (ma solo per quest’anno) nel caso in cui dovesse fare da «arbitro» per il titolo. Intanto, domenica pomeriggio a Castagnole, sfiderà il suo grande, inimitabile ( e leale) rivale Bruno Campagno, in una partita che è tutta a favore della Canalese. Ma mai dire mai. 
E «sulla sponda», in attesa, si siederà Raviola, l’altro ragazzo d’oro del balon, che assomiglia nella struttura fisica al miglior Vacchetto ed ha lo stesso educato approccio alle gare: solo gli è mancato finora forse un pizzico di convinta «cattiveria» agonistica per diventare davvero il «numero uno». Chi dice che i protagonisti di oggi non siano all’altezza di un grande e nobile passato di questo sport, non ha capito nulla. All’inseguimento della vetta, non dimentichiamolo ci sono outsider di vaglia come Dutto, o lo stesso Pettavino (leader del Bioecoshop Bubbio ) o Parussa (a loro volta vittime di un avvio di stagione difficile causa infortuni) o Vacchettino junior (Paolo) capitano di Spigno, fino ai Giordano, Marcarino, Barroero. Ognuno ha una parte da recitare in questa piece che non ha nulla di «assurdo», per restare alla metafora del teatro di Beckett.
Ma il balòn aspetta il «suo» Godot, perchè tutti sanno che vincere «senza» Massimo Vacchetto non dà il gusto all’impresa, così come avvenne due anni fa quando s’infortunò Campagno. In un certo modo il «copione» stagionale è già scritto e lo si sapeva. Ma attenti: il finale è ancora tutto da svelare. E può essere ricco di sorprese. 

Tweet

Dona al sito Tambass.org
E dai, offrimi un calice di vino!
Siate generosi, per favore

Meteo

giweather joomla module

Facebook Slider Likebox

Login

Facebook Slider Likebox

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per personalizzare i contenuti. Per informazioni o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie leggi la nostra Cookie Policy Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni sui Cookies e su come disabilitarli, potete visitare la nostra pagina di privacy policy.

  Accetto i Cookie da parte di questo sito.