A Cremolino i miti di tamburello e pallapugno

A CREMOLINO I "QUATTRO MOSCHETTIERI" DI TAMBURELLO E PALLAPUGNO, MASSIMO BERRUTI, FELICE BERTOLA, PIERO GALLIANO E ALDO "CEROT" MARELLO  SI RACCONTANO A 360 GRADI: ANEDDOTI, SFIDE EPICHE, STORIE DI SPORT E UMANITÀ

I «quattro moschettieri» di tamburello e pallapugno si sono raccontati a 360 gradi con aneddoti, sfide epiche, storie di sport e umanità domenica mattina a Cremolino.

«L’idea di riunirli è nata in inverno durante una chiacchierata condivisa tra appassionati di tambass e balon» ricorda Maurizio Bavazzano, coordinatore e moderatore della tavola rotonda. 
L’occasione dell’incontro tra campioni è data dalla nascente biblioteca che verrà intitolata a Pietro Gaviglio, storico maestro del paese ovadese e grande appassionato ed interprete delle due discipline. 
«Un’occasione che vorremmo fungesse da traino per i giovani» ricorda Bavazzano. Presenti anche il sindaco Mauro Beretta col vice Angelo Bavazzano ed il presidente del locale sodalizio tamburellistico (milita nella serie A open) Claudio Bavazzano con il suo staff.

Presentata con queste premesse dai media la conviviale non ha deluso le aspettative e su questo non vi erano dubbi visto il carisma dei protagonisti ben stimolati dalla verve di Nino Piana che ha presentato  e "moderato" la giornata con excursus storici arrivando fino alla stretta attualità. 

Tra il serio il faceto si è passati da aneddoti che rendono bene il clima, l'importanza e la centralità degli anni d'oro della sferistica di cui i quattro sono stati tra i più apprezzati e titolati protagonisti ad argomenti più complessi e delicati sul mutamento di questi sport contadini ormai entrati in competizione con le altre discipline perdendo quella tradizione e campanilismo che aveva contraddistinto un periodo irripetibile pur conservando una vitalità e speranza nel futuro per andare avanti pur tra mille difficoltà in una società profondamente mutata.

Tanti i temi caldi sviscerati nella mattinata a partire dagli infortuni, dalla preparazione atletica, per poi esplorare il sistema dei punteggi pur con le loro storture per cercare di equilibrare i campionati dopo aver sperimentato i metri in battuta e le fasce di merito, le scommesse per dare più pepe alle gare, la rivalità che fanno grandi gli sport, il ruolo degli sponsor, le innovazioni e le modifiche tecniche introdotte nel corso di una lunga storia con esiti non sempre felici.

Dal tempo dei miti fino a quello attuale con le società alle prese una burocrazia sempre maggiore fondandosi ancora su appassionati e volontari per mantenere alta la tradizione.  Su un aspetto tutti concordi, quello del ruolo basilare della pratica nelle piazze come il tamburello a muro e la pantalera per non disperdere quel patrimonio di giocatori locali e di praticanti che stimolano l'avvicinamento all'attività ad alto livello negli sferisteri.

Nei video a seguire gli atti del convegno a conferma della bontà dell'iniziativa.

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