Il ricordo di Hélian Coste

Hélian Coste uno dei più grandi e conosciuti giocatori di Francia è deceduto l'altro ieri dopo lunga malattia.

I tifosi piemontesi conobbero Hélian in uno splendido sabato pomeriggio di luglio del 1968 sullo sferisterio del Lago di Codana quando per la prima volta si incontrarono le Nazionali di Francia e d'Italia, dopo anni di silenzio. Prima d'allora si erano giocate altre gare ma sempre nel lombardo-veneto non avendo, in Piemonte, una organizzazione per curare e preparare un simile evento. Facevano parte della squadra azzurra Franco Calosso, Angelo Uva, Armando Pentore, Pinot Ferrero, Marcello Quilico, Ermanno Besso e Aldo Calosso "Canunet". Selezionatore il mantovano Contesini.

I francesi schierarono Coste (capitano), Righetti, Delvaux, Recassens, e il mitico Bellas: riserva Canova. Fu una gara bellissima risolta sul filo di lana dai nostri che vinsero 19 a 17, grazie soprattutto ai colpi al balzo di Pentore, (elogiato da tutti i presenti in particolare dal mitico Conrotto e da Giacomo Barlottini, presenti alla gara), che riusci a recuperare le palline che Coste scagliava con inaudita violenza grazie al "battoir" dal manico lungo, che noi conoscemmo per la prima volta.

L'avvenimento ebbe una coda l'indomani mattina, domenica, quando sempre a Codana, si affrontarono "le speranze" italiane contro "les espoirs" transalpine. La nostra formazione era formata da Capusso Franco ed Eros, Ricky Durando, Elio Prette, Paolo Quilico ed il sottoscritto allora in forza al Monale. Della Francia ricordo soltanto Doux, Bousquet e Ganivenq che divennero grandi amici. Vincemmo abbastanza facilmente per 16 a 12 e ricevemmo i complimenti di Giovanni Conrotto che elogiò il comportamento della squadra.

Tornando ad Hélian aggiungo soltanto che Coste si fermò poi un anno a Cerrina con Righetti, ma con poca fortuna perchè in Italia il "battoir" non era ammesso e stava nascendo una nuova generazione di giocatori che in breve stabilirono nuove regole di gioco rispetto a quelle ormai sorpassate. Le ultime notizie sulle sue condizioni di salute le ho avute durante una mia visita a Gignac direttamente dal figlio Stephane al quale porgo personalmente le mie condoglianze (ed alla Federazione Francese) e quelle di tutti gli sportivi italiani.

Foto: la prima squadra - Foto di Coste - Foto degli expoirs italiani e foto di gruppo.

 

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