Il Bubbio Bioecoshop alleato con Monastero per una stagione al top

Presentata la squadra di A guidata da Pettavino

«La più bella vittoria di questa società e della sua dirigenza è di aver unito, in questi mesi, due paesi come Bubbio e Monastero, spesso segnati in passato da una fiera rivalità di campanile. Diciamo che la Bioecoshop di pallapugno è già e può diventare ancora di più uno straordinario ambasciatore di tutto un terrtitorio». 
Parole di Franco Leoncini, dirigente del Bubbio, che ha presentato con disinvolta efficacia le squadre del paese, sabato pomeriggio nell’ex chiesa sconsacrata sulla piazza, una delle più belle e suggestive degli sferisteri. Molti gli appassionati, con in testa il sindaco Stefano Reggio e, a rappresentare Monastero, il vicesindaco Secondo Stanga e l’assessore Luigi Gallareto. Giova ricordare che il Bubbio gioca le sue sfide casalinghe in A sul campo di Monastero.
A fare gli onori di casa il patron Gian Paolo Bianchi, imprenditore navale che vive a Genova ma ha il cuore e le radici a Bubbio. Grande assente (ma Leoncini ne ha elogiato la presenza e l’impegno per il paese e la squadra) Giuseppe Migliora, titolare della Bioecoshop (vendita di arredamenti on line) e socio e manager di «Idea Institute», una delle grandi firme di quell’industria dell’auto torinese che sta conoscendo con l’azienda uno straordinario momento di successo dopo il lancio di una fuoriserie (con partner cinese: Lvchi) interamente elettrica.
«L’ingegnere è spesso in Cina e in giro per il mondo, ma noi siamo onorati di averlo al nostro fianco» ha detto Leoncini di Migliora, facendosi interprete dell’orgoglio di tutta una comunità per questo «suo figlio illustre». Poi la sfilata delle squadre (con il presidentissimo Roberto Roveta e il dirigente Marco Tardito) guidate dal team di A che avrà quest’anno il capitano nell’ex Merlese Andrea Pettavino, con l’ex Spigno Davide Amoretti come spalla e i terzini Franco Rosso (da Cortemilia), Luca Mangolini (ex Subalcuneo) e Gian Gurcan Das (giovane talento di origini indiane: confermatissimo) e il direttore tecnico, l’espertissima «vecchia volpe» degli sferisteri, il ligure Giulio Ghigliazza, sei volte campione d’Italia. Una squadra ben costruita e che può aspirare a posizioni di vertice. Con loro la formazione under 25 e il gruppetto dei giovanissimi: pochi ma buoni. E promettenti. 

Baby promettenti. Il gruppo delle giovanissime speranze del Bubbio

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