Il mondo del tamburello si unirà commosso stamane per dare l’addio a Felice Negro, 71 anni.
L’apice della carriera è datata 1972 con Svab Castell’Alfero di patron Vigna e capitan Casalone che regalò il primo scudetto open all’Astigiano. Perito chimico Negro è stato un grande sportivo: calciatore prima di passare agli sferisteri dove divise gli appassionati per un carattere focoso che non metteva in secondo piano innegabili doti di potenza e determinazione. Una carriera spesa tutta in Piemonte, prima a Montechiaro (1967) passando per Tonco, Cocconato, Murisengo, Cremolino, Antignano, Asti, Vigliano, Vignale e Nizza con cui nel 1986 si laureò campione nazionale di B ed ancora Castellero, Monale e Villadeati e Cunico. Da non dimenticare l’avventura nella pallapugno come buona spalla nelle file della Monferrina. Funerali a Cocconato nella chiesa parrocchiale (alle 10,30): la salma sarà tumulata a Tonco, suo paese d’origine