PALLAPUGNO SERIE A: MASSIMO VACCHETTO CAMPIONE D'ITALIA [foto Sergio Miglietta]
Massimo Vacchetto voleva evitare il rischio di andare alla «bella» con Bruno Campagno per la conquista dello scudetto della pallapugno e ci è riuscito. In due confronti, spettacolari e con momenti di grande tensione, ha eliminato il rivale e ha conquistato il suo quarto titolo italiano, il terzo consecutivo, salendo nell’empireo dei grandi del balon.
Vinta per 11-10 la finale di andata, si è ripetuto con lo stesso punteggio nel ritorno e ha ottenuto il titolo proprio sul campo del rivale, particolare che rende più gustoso il trionfo. In una grande cornice di pubblico, Campagno è partito forte (4-1), ma si è fatto raggiungere prima del riposo (5-5). Dopo la sosta Vacchetto ha operato un mini break (6-8), ma è stato ripreso sull’8 e poi sul 9 pari. E’ tornato in testa sul 9-10, nonostante uno scontro fortuito con il compagno Monzeglio, ma Campagno non lo ha lasciato scappare (10 pari).
Vinta per 11-10 la finale di andata, si è ripetuto con lo stesso punteggio nel ritorno e ha ottenuto il titolo proprio sul campo del rivale, particolare che rende più gustoso il trionfo. In una grande cornice di pubblico, Campagno è partito forte (4-1), ma si è fatto raggiungere prima del riposo (5-5). Dopo la sosta Vacchetto ha operato un mini break (6-8), ma è stato ripreso sull’8 e poi sul 9 pari. E’ tornato in testa sul 9-10, nonostante uno scontro fortuito con il compagno Monzeglio, ma Campagno non lo ha lasciato scappare (10 pari).
Capitani stremati
Nel gioco finale, con i capitani stremati e alle prese con problemi fisici, sull’ultimo pallone del match (10 pari, 40 pari e caccia unica), Bolla ha strappato il quindici che ha chiuso l’incontro. Scudetto quindi a Max Vacchetto a coronamento di una stagione esaltante, nella quale ha fatto sua anche la Coppa Italia. Alla fine entusiasmo incontenibile per Vacchetto e per i compagni Busca, Monzeglio (che nello stesso anno si è aggiudicato lo scudetto nel tamburello e nel balon), Bolla e Prandi, per il dt Gianni Rigo premiati dal presidente federale Enrico Costa. «Grande giornata - ha detto Vacchetto succeduto a se stesso sul trono del balon - e fantastica stagione. Esaltante essere entrato nell’élite. Spero di incrementare ancora il bottino, ma ripetersi è difficilissimo. Complimenti a Campagno e ai suoi: sono davvero forti. Due finali così, finite 11-10, resteranno a lungo nel ricordo degli spettatori. Ho sofferto i crampi, mi sono scontrato con Monzeglio e per un attimo ho perso conoscenza, ma alla fine il successo arrivato».
Nel gioco finale, con i capitani stremati e alle prese con problemi fisici, sull’ultimo pallone del match (10 pari, 40 pari e caccia unica), Bolla ha strappato il quindici che ha chiuso l’incontro. Scudetto quindi a Max Vacchetto a coronamento di una stagione esaltante, nella quale ha fatto sua anche la Coppa Italia. Alla fine entusiasmo incontenibile per Vacchetto e per i compagni Busca, Monzeglio (che nello stesso anno si è aggiudicato lo scudetto nel tamburello e nel balon), Bolla e Prandi, per il dt Gianni Rigo premiati dal presidente federale Enrico Costa. «Grande giornata - ha detto Vacchetto succeduto a se stesso sul trono del balon - e fantastica stagione. Esaltante essere entrato nell’élite. Spero di incrementare ancora il bottino, ma ripetersi è difficilissimo. Complimenti a Campagno e ai suoi: sono davvero forti. Due finali così, finite 11-10, resteranno a lungo nel ricordo degli spettatori. Ho sofferto i crampi, mi sono scontrato con Monzeglio e per un attimo ho perso conoscenza, ma alla fine il successo arrivato».