Punteggio di 11-8. Il pubblico presente alla sfida si è divertito. Campagno si è imposto per 11-8 Raviola (che ha recriminato su due errori clamorosi) sul 5-6 ha accusato il primo di alcuni problemi muscolari 

Bruno Campagno, leader della Torronalba, ha vinto ieri, nello sferisterio Gioetti, gremito, ma non strapieno, l’incontro d’andata della prima semifinale della serie A di pallapugno-«Trofeo Araldica». Dopo una partita a tratti anche sportivamente drammatica, ha battuto per 11-8 il cuneese Federico Raviola dell’Acqua S. Bernardo Brebanca che non è riuscito a ripetere ai suoi danni lo «scherzetto» dello scorso anno quando lo estromise dalla finale tricolore, approfittando di un suo infortunio non del tutto guarito. 

Stavolta a dover far i conti con i guai muscolari è stato Raviola che per tre volte si è abbattuto a terra per i crampi. Ha però stretto i denti e combattuto fino alla fine, impegnando a fondo Campagno. L’inizio è stato tutto cuneese, con Raviola, molto potente e preciso, in vantaggio per 0-2 e poi per 1-3, ma Campagno, approfittando anche di alcuni errori molto vistosi degli avversari, ha pareggiato sul 3-3 poi è passato a condurre per 5-3, ma è stato raggiunto sul 5-5 all’intervallo. La squadra ospite ha recriminato su due errori clamorosi che sono costati altrettanti giochi. Avrebbero capovolto il risultato e forse cambiato il corso della partita. Dopo la pausa, Raviola è andato sul 5-6, poi ha accusato il primo problema muscolare; dopo le cure ha ripreso, ma ha perso 3 giochi consecutivi a zero. Sul 9-6 si è ripreso e si è avvicinato al rivale fino al 9-8. Intenso il finale, con Campagno, pure lui affaticato, che è ripartito conquistando i 2 punti che gli hanno dato la vittoria. Domenica a Cuneo gara di ritorno. 

Vacchetto-Dutto
Oggi, alle 15, a Castagnole delle Lanze, andata dell’altra semifinale tra il favoritissimo Massimo Vacchetto dell’Araldica e Davide Dutto della Clinica Tealdo Scotta. 
«Cercheremo di farlo soffrire - ha promesso Dutto, cosciente della difficoltà del suo compito». «Siamo favoriti - ha detto Vacchetto - ma le partite bisogna vincerle sul campo. L’obiettivo è di evitare la “bella”».