Raviola s’impone su Marcarino e sorpassa la Canalese in classifica

Il confronto tra Massimo Marcarino (958 Santero) e Federico Raviola (Acqua S. Bernardo Brebanca Cuneo) ha chiuso la prima di ritorno della serie A di pallapugno-«Trofeo Araldica». Ha vinto Raviola per 11-9 in una gara più dura del previsto.  >

I due rivali sono andati avanti appaiati fino al 4-4, poi il cuneese Raviola ha allungato prima del riposo (4-6). Marcarino si è avvicinato (6-7, 7-8, 9-10) poi Raviola ha prodotto lo spunto decisivo. Il successo gli permette di salire a quota 22 e di scavalcare Campagno.

Coppa Italia serie B a Ceva
Stasera a Ceva inizia il weekend della Coppa Italia: alle 21 finale di serie B tra Barroero (Morando) e Gatti (Surrauto). Alla 17 la finale Pulcini tra Pro Paschese e Priocchese.

Le norme sui campionati
Il Consiglio federale della Federazione italiana pallapugno ha approvato, con largo anticipo, le norme per i campionati della prossima stagione. «L’obiettivo - dicono i consiglieri - è assicurare tornei sempre più equilibrati, competitivi e spettacolari. Gli spettatori non vogliono più vedere confronti scontati che finiscono 11-1 o 11-2». La serie A sarà composta da 10 squadre, la B da 12: entrambe adotteranno la «formula Bresciano». Il monte punti per le singole squadre è fissato in 1150 per la serie A, 671 per la B, 307 per la C1 e 130 per la C2. Una società non potrà iscrivere due squadre alla medesima serie, nè averne una in A e una in B.

Il monte punti
Il punto più controverso, che sta già suscitando polemiche, è quello relativo al monte punti. Con la nuova valutazione, ad esempio, Oscar Giribaldi non potrà più giocare con Campagno, nemmeno Bolla con Vacchetto. Se Raviola anche quest’anno andrà in finale scudetto, perderà Arnaudo e Mangolini. «Indubbiamente, alcuni grandi verrebbero penalizzati - dicono in Federazione - altri giocatori però avrebbero superiore libertà di manovra e potrebbero accasarsi con maggiore facilità». Qualcuno obietta che in questo modo le squadre vengono equilibrate al ribasso, penalizzando i giocatori più forti; non è sicuro pertanto che in questo modo migliori lo spettacolo.
Un’altra «scuola di pensiero», che circola senza aver trovato finora molti adepti, punterebbe a diminuire il numero delle squadre di A portandole a 8, rendendole però decisamente più forti e innalzando il livello tecnico delle partite. La discussione è aperta.

Tweet

Dona al sito Tambass.org
E dai, offrimi un calice di vino!
Siate generosi, per favore

Meteo

giweather joomla module

Facebook Slider Likebox

Login

Facebook Slider Likebox

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per personalizzare i contenuti. Per informazioni o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie leggi la nostra Cookie Policy Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni sui Cookies e su come disabilitarli, potete visitare la nostra pagina di privacy policy.

  Accetto i Cookie da parte di questo sito.