Il presidente della Commissione tecnica arbitrale Gianpaolo Arduini è stato premiato per i suoi 45 anni di arbitraggio e di dirigente federale
Una passione nata per caso e cresciuta giorno dopo giorno. E’la storia di Gianpaolo Arduini, attuale presidente della Cta (commissione tecnica arbitrale) di recente premiato come “Stella D’ Oro per merito sportivo per i suoi 45 anni di arbitraggio e di dirigente federale. Era il lontano 1972, quando l’attuale presidente della Cta iniziò ad arbitrare. Con il designatore degli arbitri, subentrato nel 2013 allo scomparso Mosè Boglioni, abbiamo fatto alcune considerazioni e rivisto un po’ i suoi 45 anni di attività.
Come hai iniziato ad arbitrare?
Posso dire di aver iniziato per caso. Serviva qualcuno che arbitrasse ho provato e domenica dopo domenica la passione aumentava sempre di più. Oltre alla passione aumentavano anche le cariche e le responsabilità. Nel 1975 sono entrato a fare parte del comitato di Verona. Ho fatto molta gavetta, fino ad arrivare alla serie B, inizialmente come guardalinee, poi è arrivata anche la serie A. In serie A ho ottenuto grandi soddisfazioni e devo dire che sono sempre stato tenuto in considerazione.
Ci parli dei tuoi riconoscimenti personali?
Il primo è arrivato nel 2003, ed è stata la Stella al Bronzo. Devo ringraziare il mio predecessore Mosè Boglioni che mi ha dato la possibilità di ricoprire la carica di vice presidente della Cta. Sono diventato in seguito vice presidente vicario e ho fatto molte esperienze all’estero (Francia e Ungheria). Nel 2008 invece ho avuto come riconoscimento la stella d’argento. Nel 2013 affiancavo Mosè Boglioni che aveva manifestato il suo desiderio e la sua intenzione di lasciare l’incarico per motivi di salute. Proprio nel 2013, dopo l’assemblea elettiva la Fipt mi ha dato l’incarico di presidente della Cta, ruolo che porto avanti tutt’ora e che mi è stato riconfermato dopo l’ultima assemblea elettiva del 11 febbraio a Sommacampagna. Quest’incarico è di grande responsabilità, ma allo stesso tempo, mi dà grandi soddisfazioni.
Per concludere nel 2016 è arrivata la stella d’oro con consegna del riconoscimento avvenuta a Venezia da parte del presidente del Coni Giovanni Malagò. Questo riconoscimento mi è stato dato per i 45 anni di arbitro e di dirigente federale.
Per tutto questo voglio ringraziare la federazione, i miei collaboratori e gli arbitri. Per il settore arbitrale il momento è molto delicato, l’organico è carente e questo certo non mi aiuta nelle designazioni. Da parte mia posso garantire massimo impegno e spero di riuscire a fare un buon lavoro per il mondo del tamburello.