Santo Stefano Belbo ora crede ai playoff. “Marcarino leader vero”

Fabrizio Cocino, barman e patron della 958 Santero di Santo Stefano Belbo, è uno di quei personaggi che fanno il bene del balòn: sanguigno e verace, polemico il giusto, sa infiammare il dibattito quando serve.

Ed è quasi scontato che sia «caricato a mille» in vista della sfida casalinga di domani sera contro il Bubbio Bioecoshop del grande ex, Roberto Corino. E non c’è solo di mezzo la rivalità «personale» ma, soprattutto, quella della classifica. In un campionato diviso di fatto in tre tronconi (davanti i due «irraggiungibil», Campagno e Max Vacchetto, al centro il «terzo incomodo» Raviola, bravo ma non ancora all’altezza dei due fenomeni e dietro, a inseguire i tre posti restanti per i 6 nei playoff quasi tutto il gruppone) il big-match di domani sera assume quasi i contorni di uno spareggio. «Se vinciamo possiamo avanzare legittime pretese di candidatura ad un posto al sole, se perdiamo dovremo lottare ancora di più e a lungo» sintetizza Cocino. Che ha parole al «miele» per il suo capitano, Massimo Marcarino: «Per noi è stata anche un po’ una scommessa vinta, perchè lui veniva dalla B e proprio dal Bubbio. Sapevamo che era un ragazzo con grandi potenzialità, ma il passaggio alla massima categoria è sempre un’incognita. Invece Massimo e la squadra hanno saputo finora gestirsi con equilibrio, affrontando ogni gara con la giuste dose di umiltà. Hanno così vinto le partite alla nostra portata, ma si sono difesi con orgoglio anche contro quei due in vetta».
Col Bubbio, certo, sarà una partita speciale: «Abbiamo accettato a malincuore di lasciar partire Roberto (Corino: ndr) al quale ci legano tanti bei ricordi. Ma abbiamo ritenuto che fosse ora di rinnovare e puntare su un giovane. Certo la classe di Corino non si discute ma gli anni passano per tutti».

Arriva Arossa
Sull’altro fronte, il Bubbio alle prese con il «caso Drocco» (la spalla accusata di scarso rendimento) si prepara alla trasferta santostefanese con un volto nuovo che dovrebbe essere Stefano Arossa, di Neive (tesserato per il Cortemilia). Il giocatore potrebbe inizialmente essere portato in panchina, ma pronto all’uso in caso di necessità. Una garanzia in più per la squadra guidata in campo dal «saggio» ed esperto ligure Giulio Ghigliazza. 

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