Pallapugno: Max Vacchetto battuto 11-9 da Campagno, non si arrende neppure ai crampi

Ne vorremmo vedere una al giorno di partite così.

Perchè sfide come quella di venerdì sera a Canale, tra la Torronalba di Bruno Campagno (che ha vinto 11-9) e l’Araldica Castagnole di Massimo Vacchetto, sono un inno alla pallapugno. Ma questa sfida, pur così bella tecnicamente, così ricca di pathos - e «lanciata» alla vigilia (notaio Toppino, patron di Campagno) da una simpatica, anzi intelligente gag (con ironica, divertente risposta di Claudio Manera, Araldica e dei castagnolesi) sulle origini dei due giocatori e subito ribattezzata «la querelle dei fagioli» - è stata resa straordinaria, anzi memorabile, anche da un «intoppo» fisico occorso a Vacchetto. Per la terza volta in pochi mesi (dopo la finale scudetto vinta a Cuneo con Raviola) e la Supercoppa (persa in casa con lo stesso Campagno) il giovane tricolore ha accusato crampi che ne hanno limitato il rendimento. 

Cause e rimedi
Il campione e il suo staff (vicino a lui, in panchina, è subito accorso anche il preparatore atletico Andrea Stroppiana, del «Medical Lab» di Asti) stanno cercando di individuare la causa del problema e avevano, in qualche modo, «messo in conto» che potesse ripetersi. Ma nessuno, tra i mille spettatori in tribuna a Canale, forse poteva aspettarsi la meraviglia di questa partita e la reazione del campione. Prima agonistica, quando Campagno è partito a mille, andando sul 3-0 e 4-2 e poi facendosi rimontare fino al 4-6. Palloni che volavano altissimi, nel cielo terso di quello sferisterio illuminato dalla classe, dalla potenza, anche dalla «rabbia» agonistica dei due protagonisti più attesi, ben assistiti, va detto, dalle rispettive quadrette. 
Poi, al rientro, dopo il riposo, Vacchetto, inopinatamente, accusava lo stop per crampi. Cure affannose , stretching, mentre il dt Gianni Rigo si rifasciava il pugno e in battuta andava la spalla Busca: ma il «contagiochi» di Campagno segnava in breve 9-6 a suo favore. Sembrava tutto finito: invece Vacchetto rientrava e, giocando praticamente da fermo, incantava la platea con giocate da antologia, costringendo Campagno, ormai stremato, ad un ultimo sforzo finale per chiudere di misura a suo favore. 

Come Achille
Bruno resta solo al comando, anche se Massimo (sembra banale dirlo e non sminuisce il valore del rivale) è il vincitore morale. Un campione omerico, a cui quegli dei del balòn che hanno dato in dote un talento smisurato, sembrano ogni tanto divertirsi a fare il dispetto di togliere un po’ di forza, per renderlo «più umano». Vacchetto è un Achille degli sferisteri, ma stavolta, contro gli dei, ha vinto l’uomo. Anzi, il campione.

Serie A Trofeo Araldica, Torronalba Canalese al comando

(www.losferisterio.it)

  Torronalba Canalese da sola in testa alla classifica dopo il successo nello scontro al vertice con l’Araldica Castagnole Lanze. Primo tempo vibrante, spettacolare, con scambi pesanti tra i due capitani che si sono sfidati a viso aperto. Meglio Campagno in avvio, 3-0, 4-2, poi la reazione di Massimo Vacchetto che va al riposo in vantaggio di due lunghezze. Nella ripresa la svolta: nel primo gioco, problemi al polpaccio, forse crampi, per Vacchetto. L’Araldica Castagnole Lanze chiede time out, subito dopo lo fa anche la Torronalba Canalese per dare più tempo al capitano castagnolese che comunque decide di uscire dal campo. Gioca Busca in battuta con l’ingresso del dt Rigo. I canalesi pareggiano i conti i conti e poi salgono sul 9-6. Rientra Vacchetto e la gara torna subito intensa: subito un gioco a testa, 10-7, poi gli ospiti si avvicinano salendo sino a quota 9, ma non trovano l’aggancio: 11-9 il finale.