Nella settima giornata della serie A di pallapugno-Trofeo Araldica si è smembrato il terzetto che aveva dominato la classifica dalla prima giornata.

Dal trio si è staccato Federico Raviola che sabato ha ceduto in casa a Bruno Campagno per 5-11. In testa, con Campagno, è rimasto Massimo Vacchetto che ieri, a Castagnole Lanze, ha sconfitto il fratello Paolo, per 11-5. Non è stato un incontro particolarmente difficile per il «tricolore» che, oltre al fratello, si è trovato di fronte, come avversario, anche il padre Giorgio, dt e quinto giocatore della squadra di Spigno, sceso in campo per sostituire l’infortunato Amoretti. Tre Vacchetto in un solo incontro sono, dal punto di vista statistico, un’assoluta novità. La partita è stata «gestita» dal tricolore con molta tranquillità. Equilibrio nelle prime fasi (3-3), poi fuga dei castagnolesi (7-3 al riposo); ancora due giochi agli ospiti, quindi conclusione senza problemi per il campione d’Italia.
Ieri si è giocato anche a San Benedetto Belbo e Davide Dutto ha fatto valere il fattore campo nei confronti di Roberto Corino sconfitto per 11-7. Dutto è andato subito avanti (3-0), è stato avvicinato sul 4-3, ma è arrivato al riposo sul 7-3. Dopo l’intervallo ha spinto ancora (10-3); Corino ha avuto una buona reazione (10-7), ma la sua rimonta si è arrestata e Dutto ha chiuso. Negli anticipi di sabato si era registato a Cortemilia il facile successo di Enrico Parussa su Andrea Pettavino per 11-6 e a Dolcedo quello di Massimo Marcarino per 4-11 (4-6 al riposo) su Daniele Grasso unico giocatore ancora a quota 0. Grasso ha lottato nella prima parte, ma dopo il riposo ha ceduto di schianto. Il big match di Cuneo fra Raviola e Campagno era molto atteso, ma ha deluso. C’è stata poca lotta e Campagno si è confermato più forte di Raviola il quale è sicuramente la terza forza del campionato, ma quando affronta Campagno e Vacchetto senior incontra ancora parecchie difficoltà.