Pallapugno - GRANDE ATTESA A CASTAGNOLE LANZE (Asti) PER LA PRIMA SUPERSFIDA DELLA STAGIONE
Sabato si apre la stagione pallonistica. Primo atto come sempre la Supercoppa: fischio d’inizio alle 14.30 (arbitrano Mauro Unnia e Oreste Magnaldi) dove si affrontano i campioni d’Italia dell’Araldica Castagnole Lanze e la Torronalba Canalese, vincitrice della Coppa Italia.
Castagnole Lanze fa festa con l’Araldica, sempre più al “centro” del balòn
Si giocherà domani alle 14,30. Per la prima volta la squadra di Castagnole Lanze, che farà gli onori di casa, porterà (in una gara ufficiale) cucito sul petto dei giocatori lo scudetto conquistato nella passata stagione. Massimo Vacchetto giocherà con il centrale Busca, il confermatissimo terzino a muro Bolla e il terzino al largo Prandi (dt Gianni Rigo). Sul fronte opposto la Canalese Torronalba di Bruno Campagno, con Giribaldi, Gili, Parussa (dt Ernesto Sacco). Arbitri Mauro Unnia e Oreste MagnaldI. Il palio la Supercoppa: la Castagnolese è campione d’Italia, gli ospiti sono detentori della Coppa Italia.
Rivalità
Fin qui la cronaca dell’evento. Spetterà poi ai giocatori renderlo o meno memorabile. Nelle due uscite amichevoli fin qui disputate dai due contendenti, Vacchetto e Campagno hanno lasciato intendere che lo spettacolo può essere di primissimo livello anche in queste battute iniziali di stagione, con l’esordio in campionato fissato per sabato 8 (c’è subito il derby Castagnole contro il Bubbio di Corino) e domenica 9 aprile.
Lo sponsor
Abbiamo omesso, finora, un dettaglio tutt’altro che secondario: il nome dello sponsor di Castagnole (è lo stesso anche della squadra di Spigno, guidata dal più giovane dei Vacchetto, Paolo e del Monastero di B con Ivan Orizio e Paolo Voglino). Si chiama Araldica, un’azienda leader nel mondo del vino, non solo astigiano e piemontese. Ha sede a Castel Boglione ed è diretta da un imprenditore illuminato, Claudio Manera, che nel tempo, in questi anni, è passato da semplice sponsor ad appassionato vero, genuino, autenticamente coinvolto in questa grande avventura sferistica. Non a caso il «Cascinone» (il ristorante-relais di famiglia, immerso tra le colline ai confini tra Castel Rocchero e Acqui) ha ospitato, agli inizi di marzo, uno storico incontro-confronto tra i presidenti delle federazioni di pallapugno, il ministro Enrico Costa e il neo eletto numero uno della Federtamburello, il bresciano Edoardo Facchetti).
Manera, in questo ambiente, ha saputo entrare con l’eleganza e la leggerezza dell’«ospite»: è un imprenditore di grande sagacia ed ha una visione moderna, per certi versi persino visionaria, del rapporto tra sport e impresa, tra turismo e richiamo alle «radici» del territorio. Non a caso il ministro Costa gli ha già assegnato, anche se per ora solo virtualmente, l’investitura per la costituzione di un prossimo gruppo (il termine burocratico non è certo accattivante: commissione) destinato a ipotizzare e a rinsaldare il marketing, cioè il rapporto tra chi investe nella pallapugno, la federazione e gli addetti ai lavori.
Manera ha le caratteristiche anche dialettiche e diplomatiche ideali per rivestire (compatibilmente con gli impegni lavorativi) un ruolo di primo piano nel balon (sotto tutti i profili). Ed è un grande uomo di sport: che sa riconoscere il valore di un avversario, dopo una sconfitta. Il suo è un patrimonio di umanità che fa onore al balòn e al mondo degli sferisteri.