Tra poco meno di un mese le elezioni federali
«La procedura per l’elezione è questa. Può piacere o meno. Ma al di là dei regolamenti, io l’ho anche scritto nella mia lettera di saluto: nessuno si illuda. Il cammino è ancora lungo e irto di difficoltà. Non esistono formule miracolistiche o magiche per una salto di qualità dalla sera alla mattina...»
Lei però non potrà negare che il movimento attraversi una crisi, anzi una vera involuzione...
« I problemi ci sono e vanno affrontati, così come va valorizzato quello che di buono abbiamo fatto in questi anni: il successo del’indoor, l’internazionalizzazione del gioco, con atleti di 20 nazioni che giocano a tamburello, lo sbarco delle donne in un pianeta una volta solo maschile...»
E’ anche però altrettanto evidente che nei territori una volta cosiddetti «vocati» per il tamburello, si siano alzate decine di voci critiche per il crollo di società iscritte e il calo esponenziale dei tifosi. Un campione come Bonanate ha parlato di 10 spettatori a partita in serie A. Anche questi sono numeri....
« L’unica cosa che non deve accadere, in questo momento, è di avere un movimento spaccato. È il mio grande cruccio, il motivo per cui voglio battermi fino all’ultimo, consapevole di lasciare una Federazione comunque forte, con un’immagine positiva. Non è stato facile creare un’organizzazione come questa. Ci sono voluti anni per avere dignità anche al Coni. Non vorrei che questo patrimonio si disperdesse».
A proposito di candidature: qualcuno ha fatto balenare anche quella di un personaggio dello sport famoso, come l’ex calciatore di Roma e Nazionale Damiano Tommasi, veronese ed ex tamburellista...
«Magari venisse uno come lui. Ma quando gli ho parlato lui si è schermito».....
E con Facchetti vi siete incontrati?
«Ho provato a contattarlo, a proporgli di mettere insieme le forze. Ma quando nelle riunioni preparatorie si parlava di me veniva alzato un muro. E allora che cosa potevamo dirci?»
Crosato, tra i suoi detrattori ci sono dirigenti di lungo corso. L’elenco è nutrito e va dal Piemonte, al Veneto, alla Lombardia. Molti hanno e avevano incarichi federali...
«Qualcuno si è mai chiesto come mai il 98% dei dirigenti di società avesse votato a favore del programma dell’ultimo quadriennio federale e improvvisamente molti di loro siano diventati iper-critici nei confronti del sottoscritto ? Ma se le cose sono andate così male in questi anni la colpa è tutta solo di Crosato? E poi...»
Poi?
«Credo che molti di questi dirigenti siano venuti meno ai loro doveri di lealtà e imparzialità quando hanno sottoscritto programmi elettorali al di fuori dei termini prescritti».
Crosato, ma perchè tanto agitarsi se non si ricandida?
«Perchè nella mia vita sono sempre andato a testa alta. E voglio farlo anche adesso, lasciando la Federazione»