Nada Vallone: “I have a dream”, too!

L'interessante nota di Nada Vallone in cui oltre a ringraziare pur declinando l'invito giunto da più parti di una candidatura alla Presidenza della FIPT si sofferma sulla mission e sulla vision di una moderna Federazione sportiva
Entro a gamba tesa nell’argomento: le Festività sono trascorse serenamente e altrettanto serenamente vorrei poter procedere in questo nuovo anno, in questo nuovo Quadriennio Olimpico che sta per iniziare.
Credo che a questo punto sia doverosa una mia presa di posizione, chiarificatrice, una esternazione affinché quella che è stata la richiesta (che mi ha riempita di orgoglio, non lo nego) di candidarmi alla Presidenza della FIPT non possa essere in alcun modo strumentalizzata: mi era stato chiesto a suo tempo e mi è stato chiesto più recentemente e non posso che ringraziare per la fiducia in me riposta.
Oggi - non perché mi manchi il coraggio di confrontarmi, non perché non sia disposta a rischiare, perché... fortunatamente non sono una che si perde d’animo e, anzi... credo di essere stimolata di più nel mettermi in gioco, sempre, cercando di superare gli ostacoli e vivendo esperienze che possano ampliare vedute ed orizzonti piuttosto che restando (miope) in una zona di comfort - credo che di tutto la FIPT abbia bisogno tranne che di spaccature.
Ho apprezzato moltissimo le telefonate e i messaggi di sostegno che mi sono arrivati... dall’interno e dall’esterno del nostro mondo.
Senza presunzione credo di sapere di cosa abbia bisogno la Federazione e di cosa possa fare a meno (le questioni meramente tecniche forse aiuteranno il gioco ma non risolveranno i problemi della Federazione! Lo scrivo tra parentesi ma leggetelo come fosse sottolineato...) tenendo ben presente la propria mission e aprendo gli occhi su una vision che - forse - non è ancora chiara a tutti:
cosa è la Federazione, cosa dovrebbe essere e cosa potrebbe essere.
Io ho un sogno e sono sicura che sia anche il Vostro.
Qualcuno mi ha anche scoraggiato... invitandomi a non privare la Federazione della figura di un Segretario “con le palle” (e anche questo - onestamente - mi ha fatto molto piacere), in altre occasioni mi è stato detto che io non so neppure “se il tamburello sia tondo o quadrato”, salvo poi lasciarmi spiegare che... io vedo soltanto le potenzialità del nostro Sport, non sono mai entrata e mai entrerò nelle questioni “tecniche”, che debbono restare oggetto di discussione di chi ne ha le competenze.
Oggi la Federazione ha bisogno di essere rinsaldata, più forte, di essere messa “in sicurezza”, di farsi trovare pronta anche ad affrontare i cambiamenti cui il mondo dello Sport si appresta ad arrivare.
Insieme, solo e soltanto insieme potremo farlo, perchè se è vero che esiste un Tamburello “nobile” è vero anche che non esiste un Tamburello “ignobile”, senza quindi far calare dall’alto ma ripartendo dalla base e
  • comunicando al nostro interno (a partire dai consiglieri alle società, agli atleti, ai tecnici, agli arbitri, ai componenti le commissioni, ai dirigenti ed in ultimo, ma non per importanza, al Territorio) e con tutti i nostri interlocutori (dalla stampa, alle organizzazioni sportive, a quelle governative etc);
  • condividendo informazioni e buone pratiche;
  • utilizzando gli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione, in tutti i campi cui può essere applicata (dal trattamento dei dati e del tesseramento, alla comunicazione con la realizzazione di immagini che rendano giustizia al Tamburello nelle sue varie specialità, con l’utilizzo dei social network etc);
  • razionalizzando le risorse e cercando nuove fonti di sostentamento;
  • facendo in modo che ogni evento organizzato possa essere un fiore all’occhiello per la Federazione;
  • uniformando il sistema di formazione dei tecnici ma differenziandolo per specialità;
  • dedicando maggiore attenzione e “spazi” ben precisi alla crescita degli Atleti e dando voce anche ad essi;
  • reclutando nuove leve per il parco Arbitri;
  • capillarizzando la presenza sul territorio;
  • cercando nuovi giovani Tamburellisti, anche nelle scuole, ma senza disperdere le energie profuse;
  • contribuendo alla promozione del Tamburello anche a livello internazionale;
  • facendo tesoro degli errori e dei successi...
...perché sono convinta che si possa sempre fare di meglio (e non mi stancherò mai di pensarlo)!
Tutto questo senza screditare quanto finora fatto, perchè - badate bene - chi fa è responsabile e i meriti (come gli errori, che non sono demeriti) vanno riconosciuti, ma chi c’è e non fa è responsabile ancor di più e guardando con fiducia al futuro.
Potrei dunque fare un passo avanti, ma – credetemi – a volte è più importante farne uno indietro. La vita mi ha insegnato, anche a brutto muso, ad essere la scelta e non l’alternativa.
Le scelte saranno quelle degli elettori (nella sottoscrizione oggi e nel voto domani): questo è il momento più importante della vita associativa che anima la Federazione Italiana Palla Tamburello ed io, come Segretario Generale, sono e sarò garante di assoluta imparzialità. L’ Assemblea è sovrana.
In tutto ciò permettetemi anche di ringraziare le mie figlie, che mi sostengono, supportano e sopportano nelle presenze e nelle mancanze, dato che ho la fortuna di non saper distinguere il tempo libero dal lavoro.
Son qui, resto come sempre - e come amo chiudere ogni mia e-mail - a Vostra disposizione (per il bene della Federazione e del Tamburello, ça va sans dire!)
 
Buon lavoro e Buon Tamburello a Tutti,
 
Nada Vallone
segretario generale Federtamburello
 

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