Luci e ombre negli sport di squadra ma anche tante emozioni nell’individuale

Trionfo La festa per la conquista dello scudetto dell'Araldica Castagnole Lanze Due scudetti, tre partecipazioni olimpiche con l’argento di Matteo Piano, diversi titoli italiani tra cui spicca quello di Francesca Massobrio nel martello. Il 2016 dello sport astigiano è stato più che positivo. Nel calcio promozione delle Colline Alfieri in Eccellenza che compensa la retrocessione del San Domenico Savio, mentre l’Asti vive un’endemica crisi societaria. Il volley maschile fatica, il basket sta provando a risalire con l’Omega ma senza un grosso sponsor è tutto più difficile. Il 2016 ha segnato anche la rinascita del rugby con il Monferrato promosso in B e un settore giovanile che sta facendo meraviglie.

I due scudetti dell’Orange Futsal e dell’Araldica impreziosiscono il bilancio, ancor più perché ottenuti in due sport dove sembrava impossibile scardinare il dominio delle società venete e laziali nel futsal e delle squadre cuneesi nel balon.
Il titolo Orange è arrivato nell’anno meno atteso. Senza grandi proclami Cafù è riuscito a portare sino in fondo un quintetto che si è scoperto forte cammin facendo. L’apoteosi vincendo la finale con il Real Rieti in un Palasanquirico strapieno. L’altra faccia della medaglia l’abbandono immediato dai palcoscenici della serie A. Il patron Claudio Giovannone ha deciso di dire basta e di concentrare tutti i suoi sforzi nel vivaio. La scalata alla B del Città di Asti ha lenito solo in parte la delusione. Da celebrare anche l’impresa di Massimo Vacchetto e compagni. A Castagnole Lanze si è ammirato uno squadrone imbattibile, che ha ricordato il Callianetto del tamburello. Uno sponsor come l’Araldica Vini di Castel Boglione consente di puntare a un bis nel 2017.