Domani sera festa con la squadra di Vacchetto e patron Claudio Manera
Giocatori, tecnico e dirigenti Araldica e della Federazione ospiti a Guarene E così si chiude una stagione da record. Domani sera, dalle 20, in quel tempio della buona grande cucina tipica che è il ristorante «Roma» di Castagnole Lanze, si celebra l’ultimo atto di un’annata pallonistica che resterà negli annali. L’ Araldica di capitan Massimo Vacchetto (con Simone Re, Lorenzo Bolla e il dt Gianni Rigo) si ritroveranno con dirigenti e tifosi per festeggiare un 2016 «storico». Lo squadrone astigiano, premiato giovedì alla «Festa dello sport» di Asti, è da poco da poco finito anche sul «muretto dei campioni » di Guarene, dove vengono celebrati gli scudetti dei grandi del balon.
Serata speciale
Domani sera saranno ospiti il sindaco Carlo Mancuso con l’assessore allo Sport Davide Sciarrino e Adriano Manfredi per la Federazione del balon. E ci sarà anche un momento toccante con l’ex sindaco Marco Violardo che ricorderà la figura di Michele Avidano, il campionissimo castagnolese prematuramente scomparso. A fare gli onori di casa il presidente della società, Mario Sobrino, col vice Beppe Bertorello . «Naturalmente – dice il presidente - saranno con noi Claudio e Livio Manera dell’Araldica di Castel Boglione, l’azienda vitivinicola che con la sua sponsorizzazione ha reso possibile portare Massimo Vacchetto e la squadra a giocare nel nuovo sferisterio in regione Prello, dove presto partiranno anche lavori di ammodernamento con infermeria, biglietteria e bar».
Sponsor gentiluomo
Una serata da ricordare, in cui si brinderà con Moscato e Brachetto dell’Araldica. E un modo per ribadire - come ha giustamente sottolineato Sobrino - che tutto questo non sarebbe stato possibile se non ci fosse stato l’impegno della famiglia Manera e in particolare di Claudio. Chi lo conosce sa che è un imprenditore e un uomo speciale, anzi un gentiluomo, come se ne vedono (ahimè) sempre meno, non solo negli sferisteri. La sua azienda è solida e si espande: i Manera «credono» nel territorio e nel balòn. È un esempio di imprenditoria illuminata che ha pochi uguali non solo nello sport. I castagnolesi lo sanno e, anche per questo, si tengono ben stretta la «grande famiglia» dell’Araldica.