“La scuola dia spazio ai giovani talenti dello sport”

L’appello della delegata Coni Lavinia Saracco alla Festa dei campioni ieri al Teatro Alfieri

Grande partecipazione: premiati gli atleti che danno lustro all'Astigiano

Lo spettacolo è stato bello. E anche suggestivo. Perchè i campioni dello sport astigiano hanno portato in dote, sul palcoscenico del Teatro Alfieri, quel vento della giovinezza che fa bene al cuore. La festa dei campioni, organizzata dal Coni astigiano (con il co-finanziamento della Provincia di Asti - come ha sottolineato il presidente Marco Gabusi) è stata ancora una volta un successo, anche per merito di una «regia» scenografica e la conduzione di Ivo Anselmo e Claudia Solaro. Ma, ad elencare tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’evento (c’era anche il sindaco, Fabrizio Brignolo), si rischia di dimenticare qualcuno. 

«Mancano le palestre»
E allora è giusto citare la vera «anima» di questa manifestazione: Lavinia Saracco, una donna di sport e di scuola, che con grazia ed eleganza, ieri quando è salita sul palco (in una serata che ha testimoniato anche concretamente la solidarietà degli sportivi astigiani ai terremotati di Norcia: erano presenti il presidente piemontese del Coni Porqueddu e quello umbro Ignozza) ha richiamato l’attenzione della platea con due (educatissime) provocazioni: «I dirigenti scolastici siano più attenti e vicini alle esigenze degli atleti studenti» e poi (affondando il colpo) ha ribadito: «Sotto l’albero di Natale vorrei trovare più spazi e più impianti per le scuole astigiane. Ci sono cinque istituti superiori senza palestra». Due frasi che non sono certo di circostanza e che, pronunciate in un contesto a suo modo solenne per lo sport astigiano, assumono un significato speciale. Lavinia Saracco ha ribadito peraltro la stretta collaborazione con il mondo della scuola. E il provveditore, Franco Calcagno, senza giri di parole e con la consueta efficacia dialettica, si è detto «d’accordo e disponibile, sottolineando il ruolo educativo di chi pratica una disciplina agonistica». Resta il fatto che la delegata Coni ha gettato un pesante «sasso nello stagno» dell’immobilismo tra scuola e sport non solo astigiano: un tema che andrebbe dibattuto e sviluppato. Resta comunque negli occhi lo spettacolo di questa serata di «sport parlato», in cui sono sfilate le vere eccellenze, gli atleti, a cominciare dagli «olimpici» Valentina Truppa, Alice Sotero e il velocista (sport disabili) astigian-alessandrino La Barbera. E tanti volti belli, di ragazzi e ragazze, portacolori delle specialità più disparate. Una grande festa, con un’opportunità in più su cui riflettere e da cui ripartire. 

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