Il ministro Costa sarà rieletto presidente della Fipap

Gli impegni romani e quelle radici mai spezzate con la “sua” Langa

Al vertice Il ministro Enrico Costa 47 anni cuneese doc corre verso la terza rielezione alla presidenza Fipap. Salvo imprevisti e imprevedibili cataclismi «elettorali» Enrico Costa, 47 anni, ministro del Governo Renzi per gli Affari regionali e la Famiglia, sarà riconfermato oggi nella «sua» Cuneo, per la terza volta, presidente della Federazione italiana pallapugno (Fipap). Sembra infatti francamente improbabile (per usare un eufemismo) che il suo unico «rivale», il medico Nino Piana, 67 anni, acquese doc, grande cultore di questo sport, possa sfilargli la poltrona più ambita nel balòn. 

Unico rivale
Piana, che ha detto di candidarsi «per un gesto d’amore verso la pallapugno», non risparmiando critiche alla gestione Costa, corre da solo contro una squadra organizzata come quella del presidente uscente. Il ministro, dal canto suo, con uno stile che gli va riconosciuto, non ha voluto replicare alle accuse. «Parlerò oggi in assemblea, mi sembra giusto e rispettoso annunciare quello che sarà il mio programma pubblicamente, davanti a chi è chiamato a votare» ha ribadito.

Padre e figlio
Figlio d’arte (il padre Raffaele, liberale, è stato uno degli esponenti «nobili» della cosiddetta «Prima Repubblica»), avvocato, protagonista moderato della politica italiana, Costa jr. ha salito a sua volta in silenzio, quasi con discrezione, i piani alti del potere, mantenendo sempre le «radici» ben salde in quel territorio di cui il balòn è una delle più gioiose espressioni. Negli anni ha preferito rispondere alle critiche con i fatti, rivolgendosi direttamente ai suoi detrattori, senza troppi giri di parole. Franchezza e disponibilità lo hanno reso popolare nel mondo del balòn, anche se gli impegni romani lo hanno tenuto spesso lontano dalle grandi sfide negli sferisteri. Adesso, a chi lo accusa di «cuneesizzare» troppo questo sport, cita spesso il «caso Asti». È stato lui a voler ripescare Castagnole Lanze in A, consentendo indirettamente così quella straordinaria cavalcata scudetto dell’Araldica di Claudio Manera. E adesso anche il Bubbio è pronto ad affrontare la ribalta della massima serie. Certo, per gli sport degli sferisteri (tamburello compreso) non è un momento facile. L’erosione di spettatori e praticanti è un dato di fatto, ma la Federazione non è rimasta ferma sulle posizioni. 
Si sta lavorando molto sui giovani per restituire a questo sport antichi splendori. Cercando di far tesoro del contributo di tutti e l’apporto e la «memoria storica» di straordinari appassionati come Nino Piana. Costa - dicono i bene informati - ha letto con attenzione le proposte, anche critiche, del suo rivale sulla strada della presidenza. E ne terrà conto se verrà riconfermato. Con l’attenzione e il rispetto che meritano le considerazioni di Piana, inimitabile «suiveur» del «pallone». Ma se Costa vorrà, potrà fare ancora meglio e di più. Partire da questo «bagaglio» di proposte per allargare il dibattito, cercare nuovi spunti e idee, per rilanciare uno sport in cui (anche nelle formule) troppo spesso, ad alto livello, latita lo spettacolo. È la sfida più grande che aspetta il Presidente. 

Tweet

Dona al sito Tambass.org
E dai, offrimi un calice di vino!
Siate generosi, per favore

Meteo

giweather joomla module

Facebook Slider Likebox

Login

Facebook Slider Likebox

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per personalizzare i contenuti. Per informazioni o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie leggi la nostra Cookie Policy Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni sui Cookies e su come disabilitarli, potete visitare la nostra pagina di privacy policy.

  Accetto i Cookie da parte di questo sito.