Il “patron” dell’Araldica Claudio Manera traccia il bilancio della stagione dopo lo storico trionfo in serie A
Per l’Araldica, dopo lo scudetto conquistato dalla formazione di Massimo Vacchetto nel campionato di pallapugno, è arrivato anche quello nell’one wall dove, nel doppio, si sono imposti i fratelli Massimo e Paolo Vacchetto. Ne parliamo con Claudio Manera che dell’Araldica è il direttore.
Facciamo un bilancio dell’annata?
«La stagione è stata importante perché Castagnole e l’astigiano hanno finalmente vinto il campionato italiano di serie A e si è spostato il baricentro del balon verso la nostra Provincia. Un problema muscolare di Max Vacchetto ad inizio stagione ha compromesso la Coppa Italia, che cercheremo di vincere il prossimo anno».
La soddisfazione più grande che quest’anno le hanno regalato le squadre o i giocatori dell’Araldica?
«Senz’altro lo scudetto di Massimo Vacchetto, che dopo una stagione travagliata da infortuni ad inizio e metà stagione, si è rimesso in sesto e ha vinto tutte le ultime 13 partite dimostrando di non avere rivali in grado di tenergli il passo in questo momento».
Massimo Vacchetto ha già deciso per il 2017 di rigiocare a Castagnole Lanze. Questa scelta a suo parere che significato ha?
«Diamo continuità al progetto, che l’Araldica porta avanti da più anni, di riportare interesse attorno allo sport astigiano e di completamento dello sferisterio «R. Gianuzzi» in accordo col presidente Mario Sobrino e la pallonistica locale».
Anche Paolo Vacchetto quest’anno è andato bene arrivando alla semifinale. Pensa che si avvicini il giorno in cui i due fratelli si affronteranno in finale?
«La stagione della Pro Spigno è stata deludente nella prima fase, ma nel finale di stagione i ragazzi si sono riscattati vincendo gli spareggi per la semifinale, salvando in extremis la stagione.
Mi auguro che il prossimo anno riescano a partire con maggior determinazione per disputare un campionato di vertice come merita la Pro Spigno».
Per la pallapugno quello sarà un giorno speciale che potrebbe voler dire….
«Una grande festa per l’Araldica e per la famiglia Vacchetto, con la realizzazione di un sogno».
Nella decisione di Pierpaolo Voglino di scegliere per la prossima stagione di giocare, in serie B, a Monastero Bormida quanto ha pesato l’Araldica?
«Ha avuto il suo peso, perché la Vallebormida avrà la sponsorizzazione Araldica con la quale ha potuto allestire una quadretta competitiva per la serie B, con l’intento di riportare ai fasti di un tempo la storica piazza astigiana, ben diretta dal presidente Beppe Stanga e dai suoi numerosi collaboratori».
In futuro pensate di sponsorizzare anche altre società pallonistiche dell’astigiano, avendo l’obbiettivo di far crescere ulteriormente la presenza di squadre astigiane che partecipano ai vari campionati?
«E’ possibile. Se ci saranno altre piazze astigiane che hanno un progetto di sviluppo della pallapugno con settore giovanile in espansione, prenderemo in considerazione le richieste».
A Castagnole Lanze il vivaio dell’Araldica – balon voluto da suo padre Livio e da Pierpaolo Voglino ha permesso a tanti ragazzi di praticare questo sport. Quando si vedranno i primi risultati?
«I ragazzi stanno crescendo bene e tutte le sette squadre giovanili castagnolesi hanno raggiunto le semifinali dei rispettivi campionati.
Un primo gruppo di giovani atleti è già pronto per le categorie seniores, ma per il 2017 i dirigenti hanno preferito dare a Max Vacchetto compagni più maturi ed esperti per puntare allo scudetto bis».
A parte i fratelli Vacchetto, tra gli altri giocatori a chi darebbe la palma del migliore?
«Federico Raviola e Andrea Pettavino hanno giocato un grande campionato andando oltre le aspettative, mentre Bruno Campagno ha avuto una stagione inferiore alle attese e così mancando il dualismo con Vacchetto e la stagione della pallapugno ne ha un po’ risentito».
Si avvicinano le festività: con quali dei vini dell’Araldica vogliamo brindare ai tanti successi?
«L’Araldica Castagnole Lanze sta organizzando la grande festa scudetto al Ristorante «Roma» di Castagnole Lanze la sera del 18 dicembre, dove brinderemo con Asti docg e Brachetto docg».