Da Manera a Giovannone la fantastica annata dei due Claudio Tricolori

Si chiamano entrambi Claudio, un nome dalle sfumature imperiali.

Non sappiamo se si conoscano o si frequentino, ma certo meritano di essere accomunati per un singolare primato: sono i due, anzi gli unici due «patron» astigiani che possono fregiarsi in questo 2016 di un titolo Tricolore in altrettante discipline di squadra. 
Due sport agli antipodi: Claudio Manera, «il signor Araldica» (marchio di eccellenza dei vini di Castel Boglione) ha portato in dote a Castagnole Lanze una formazione e un fuoriclasse che ha le stimmate del predestinato: Massimo Vacchetto. Con loro, sabato a Cuneo, è arrivato lo scudetto del balòn (lo sport della tradizione contadina, dei paesi, della tipicità). E’ il primo titolo astigiano dopo 35 anni, quando a Monastero Bormida dominava la scena un altro fenomeno, anzi un artista assoluto come Massimo Berruti. 
Claudio Giovannone aveva invece voluto e potuto «regalare» agli astigiani lo scudetto del calcio a 5 - una delle discipline emergenti, che più piacciono ai giovani - prima peraltro di decretare la «scomparsa» dei suoi Orange (dopo un sontuoso decennio di promozioni e allori), dalla grande scena del campionato maggiore, preferendo invece investire sui giovani con un progetto mai visto prima, com’è del resto nello stile del personaggio.
Manera e Giovannone sono probabilmente agli antipodi anche dal punto di vista personale. Più riservato il primo, sempre discreto, mai sopra le righe, quasi anglosassone nel modo di porsi; più vulcanico ed esuberante Giovannone, protagonista anche di clamorose polemiche (e non solo) nei confronti della Federazione del futsal.
Ma quello che contano, sono i risultati: e qui le strade di Manera e Giovannone s’incrociano e si sovrappongono. Perchè per raggiungere un traguardo bisogna saper scegliere gli uomini (atleti, ma anche tecnici e dirigenti) e creare una struttura organizzativa adeguata. Obiettivo che hanno entrambi colto sulla scorta di un percorso professionale e personale di altissimo livello. 

Il problema, per uno sport astigiano che a livello di squadra (possiamo dirlo senza tema di smentita) è ridotto ai minimi termini, è che i Manera e i Giovannone hanno pochissimi emuli. Mancano i campioni, è vero, ma prima di tutto latitano i grandi dirigenti. Ecco perchè il freschissimo scudetto di Castagnole Lanze (piaccia o meno la pallapugno) è un altro di quei «laboratori» che andrebbero studiati dagli aspiranti manager delle società locali. Anche per capire perchè un imprenditore come Manera decida di investire sul territorio e lo faccia portando in dote prodotti (vini) straordinari e al contempo riesca a riportare l’Astigiano al centro di un progetto di grande fascino come quello del balòn. Cultura e tradizione insieme. Non solo sport, ma eccellenze e, soprattutto, professionalità.

Provincia Capitale con Edoardo Camurri trasmesso su RAI3 il 13-11-2016

Pubblicato da Capra Candido su Lunedì 14 novembre 2016

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