I ragazzi del 1993 si giocano la finale di pallapugno

Max Vacchetto e Raviola si giocano il primo round per cucirsi lo scudetto. Spasmodica attesa per l'evento sferistico destinato a polverizzare dopo decenni il record di incassi per l'astigiano.

Al “Remo Gianuzzi” di Castagnole Lanze giocatori in campo dalle 14,30. La raccomandazione è di arrivare con un certo anticipo.

Introduzione di Romano Sirotto (La Stampa)
Quella di domani a Castagnole Lanze sarà la finale di pallapugno dei ragazzi del ’93.
Simone Re, Massimo Vacchetto, Davide Arnaudo e Federico Raviola, in rigoroso ordine anagrafico, sono battitori e centrali delle due squadre (Acqua San Bernardo Bre Banca Cuneo e Araldica Castagnole Lanze) che alle 14,30 entreranno in campo per contendersi lo scudetto tricolore del Trofeo Cantine Manfredi 2016. Sono tutti nati nel 1993.

I quattro
I quattro fecero parte del primo nucleo Elite del Centro Tecnico della Fipap diretto da Mario Sasso nel 2008. «Il progetto del Centro era quello di scegliere giovani interessanti, formarli ed aiutarli nella loro crescita tecnica e sportiva, mettendo a frutto le loro caratteristiche - ricorda Massimo Vacchetto -. Credo che oggi quel lavoro sia stato ripagato».
Di certo Federico Raviola non pensava un giorno di giocarsi lo scudetto con Vacchetto, ma si ricorda bene di una finale Pulcini (10-12 anni) in cui il capitano dell’Araldica Castagnole Lanze vinse il titolo contro di lui: «Quella volta mi batté, poi non ci siamo più incontrati in finale, io vinsi il titolo Allievi e quello Under 25 arrivando in serie A dopo di lui».

Non c’è Campagno
Non c’è Campagno a contrastare Vacchetto, ma «si tratta di una finale molto giovane che desterà sicuramente interesse e curiosità». Anche se Massimo è un «veterano» di queste sfide, Raviola che ha invece al suo fianco il coetaneo Davide Arnaudo, alla sua terza finale, non è affatto intimorito da questa sua nuova esperienza: «Sono felice per essere approdato in finale, noi sappiamo benissimo che sarà un confronto difficile, ma non per questo partiamo battuti: è una squadra forte con un capitano fortissimo ma ci faremo valere».
«Grande fiducia»
La certezza del capitano dell’Acqua San Bernardo Bre Banca Cuneo non è minata dai favori per l’avversario, è invece sostenuta dalla fiducia nella propria squadra.
«C’è una grande amalgama, giochiamo uno per l’altro e poi siamo diventati amici anche fuori dal campo – sottolinea entusiasta il monregalese –. È una bella cosa che va oltre lo sport».
«Non sottovaluto»
L’alfiere dell’Araldica dal canto suo nemmeno sottovaluta l’avversario: «Non ci ha stupiti che siano arrivati in finale, è una squadra che è cresciuta tecnicamente, ma anche nella tattica di gioco. Se all’inizio poteva essere una outsider, è diventata sempre più una realtà e le tre partite di semifinale lo hanno dimostrato. Affronteremo le due partite con la giusta cattiveria agonistica, sapendo di averle preparate al meglio». 


La sfida di campionato tra Massimo Vacchetto e Raviola Domani, alle 14,30 quando l’’arbitro Roberto Ravinale , assistito dai giudici Marco Tarditi e Giorgio Mellogno, fischierà l’inizio della prima partita di finale del campionato di serie A si prevede che al «Remo Gianuzzi» ci sarà il tutto esaurito. 
Gli organizzatori, che assicureranno anche un servizio di assistenza per il posteggio, raccomandano di arrivare con un certo anti­cipo. Da Cuneo, per sostenere la formazione dell’Acqua San Ber­nardo Bre Banca Cuneo  con il capitano  Federico Raviola, si annuncia  anche l’arrivo di due pullman e di numerose auto. 

L’Araldica 
Afferma  Claudio Manera, direttore dell’Araldica, sponsor della forma­zione capitanata da Massimo Vacchetto: «Siamo  contenti  se oltre ad una bella partita sarà anche una bella giornata di sport. I due capitani: Vacchetto e Raviola hanno entrambi 23 anni e arrivano a questa fina­lissima  dopo che, in questi anni,  hanno dato vita ad innumerevoli par­tite sempre caratterizzate da correttezza e bel gioco. Penso che il ri­sul­tato non sia scontato in una partita equilibrata fino alla fine e  per i tifosi di entrambe le parti ci sarà da soffrire. Come Araldica siamo molto soddisfatti  di come gli appassionati di Castagnole Lanze hanno risposto alle nostre aspettative e siamo or­gogliosi della nostra scelta di sponsorizzare una  formazione capitanata da  Massimo Vacchetto: un giovane ma già grande atleta, che può es­sere di esempio a tanti altri giovani per come  riesce a conciliare  lo sport agonistico con lo studio». 

Il pronostico
Pierpaolo Voglino, da molti considerato il miglior «prodotto» di sem­pre del vivaio locale,  assisterà alla partita dalla tribuna di quello sferi­sterio che pure  ha contribuito a realizzare e dice: «E’ una finale e quindi tutta da giocare, ma Massimo Vacchetto parte come favorito perché, pur essendo ancora molto giovane, sono ormai 5 anni che ar­riva alla fi­nalissima. 
Raviola quest’anno ha fatto un notevole  passo in avanti  sul palcoscenico pallonistico, inoltre ha una buona squadra che lo può aiu­tare. Il centrale Davide Arnaudo è molto bravo e i due terzini decisa­mente validi. siccome si gioca di giorno è presumibile che ci sia il vento a favore del battitore. In questo caso penso che Vacchetto cer­cherà sistematicamente di battere forte e rasente al muro, potendo, inoltre, contare nel gioco a  centrocampo su Lorenzo Bolla e Simone Re».  
Parlando del suo futuro, Voglino,  veterano dei giocatori astigiani e che quest’anno ha giocato come centrale  nella Merlese, appare dubbioso: «La nuova normativa federale è molto puni­tiva nei miei confronti e proba­bilmente non mi consentirà di rigiocare in una squa­dra di serie A: un fatto che mi amareggia molto ».
Una partita tutta speciale sarà in­vece quella di Yehia El  Kara, origini libanesi,  terzino al largo della for­mazione di casa alla sua ultima apparizione al «Gia­nuzzi»,  in quanto con la fine del campionato lascerà l’Italia per stabi­lirsi a Dubai. 

Finale-scudetto, come la vivono i giocatori?

Ci sono veterani e debuttanti nella finale scudetto. Lorenzo Bolla di sfide tricolori ne ha già giocate e vinte: «Ho visto lo spareggio a Madonna del Pasco – racconta il terzino castagnolese – e la squadra cuneese è davvero un ottimo collettivo. Tutti ci danno per favoriti, ma le finali sono gare sempre molto delicate. Noi siamo pronti comunque a giocare con massima determinazione e senza timori».

In casa cuneese anche Davide Arnaudo le finali le conosce bene. «Per me è la terza – conferma il centrale cuneese – e la sto vivendo con grande tranquillità. Sono in un periodo di forma e credo di aver trovato la giusta sistemazione in campo: nel momento dell’infortunio al nostro capitano sono scalato più indietro al ricaccio e ho mantenuto la stessa posizione anche quando è rientrato, cercando di dare una mano a Federico. Loro favoriti, ma faremo di tutto per metterli in difficoltà».
Debutto invece per il centrale castagnolese Simone Re. «Per carattere sento la partita, a maggior ragione la prima finale. Ma ho la fortuna di avere compagni e un capitano di grande esperienza e sono convinto che al primo pallone la tensione andrà via, anche perché servirà massima concentrazione per una partita tirata che sono convinto divertirà il pubblico».
Anche per il terzino biancorosso Luca Mangolini è la prima volta: «Sono carico ed emozionato, ma poterne giocare sempre partite così: non vedo l’ora di scendere in campo, con una dedica speciale al mio papà. Daremo il massimo, questo è certo».
C’è poi chi ha motivazioni particolari.
«Per me – spiega il terzino castagnolese Yehia El Kara – saranno le ultime partite e mi piacerebbe finire con il secondo scudetto prima di abbandonare il balon. Non sarà facile: si vede la mano di Bellanti nella crescita di Raviola e di tutta la squadra».
Enrico Rinaldi un anno fa festeggiava lo scudetto con Vacchetto, Bolla ed El Kara e adesso se li ritrova avversari. «Max mi ha fatto i complimenti dopo lo spareggio, Lorenzo e Yehia li ho sentiti in settimana: per me è piacere ritrovarsi tutti di nuovo in finale. Credo che sarà un match intenso: Federico (Raviola) ha iniziato a trovare fiducia e consapevolezza dei propri mezzi e credo che potrà fare una bella partita. Come sto? Un raffreddore mi ha messo un po’ ko, ma sabato non voglio mancare».

Serie A – Trofeo Cantine Manfredi
Finale – Andata
Araldica Castagnole Lanze-Acqua S.Bernardo Bre Banca Cuneo 29 ottobre ore 14.30 a Castagnole delle Lanze

Finale-scudetto, istruzioni per l’uso…

Le previsioni per le finali dei campionati di pallapugno con Datameteo.com

La temperatura, l’umidità dell’aria, la velocità del vento, le precipitazioni sono tutti fattori importanti per lo svolgimento delle partite ma soprattutto per scegliere il tipo di riscaldamento pre-partita.
Le condizioni meteo dei prossimi giorni saranno caratterizzate da un aumento della pressione per la presenza di un anticiclone di origine atlantica che si posizionerà sull’Europa centro-occidentale. Temperature quindi in rialzo laddove sarà presente il sole, ma anche possibilità di nebbie persistenti al mattino.
Sabato mattina a Castagnole delle Lanze possibilità di nebbie o foschie dense, che dovrebbero dissolversi in mattinata, per lasciare spazio a schiarite e tempo più soleggiato al pomeriggio. Le temperature minime saranno intorno ai 7/8 °C e le massime sui 17/18 °C. L’umidità relativa si manterrà nelle ore centrali della giornata attorno al 60-65%. Venti assenti o al più deboli dai quadranti nord-orientali.
Domenica a Dogliani giornata quasi fotocopia di sabato. Quindi al mattino possibilità di nebbie o foschie dense che si dissolveranno in mattinata. Le temperature si stabilizzeranno su valori minimi attorno ai 6/7°C e valori massimi attorno ai 18/19°C. Vento assente o debole tendente a provenire da est. Umidità nelle ore centrali attorno al 55-60%.

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