Ci ha lasciati Vanni Pesato

IL MONDO DEL TAMBASS IN LUTTO PER LA SCOMPARSA DEL GRANDE DIRIGENTE

Ci ha lasciati Vanni Pesato, classe 1933,  industriale tessile originario di Montemagno d'Asti.

Riconosciuto negli ambienti tamburellistici piemontesi come esperto direttore tecnico, ruolo che ricopri per diversi anni.

Inizia con il Montemagno, nel 1965, Torneo del Monferrato. Negli anni successivi in qualità  di sindaco del paese fa' ristrutturare lo Sferisterio Comunale. Nel 1967 ingaggia il primo veneto, Remo Righetti, preoccupandosi di accompagnarlo settimanalmente da Verona ad Asti . Durante la sua permanenza da dirigente nel paese d'origine ingaggia in seguito altri grandi giocatori tra cui ricordiamo i veneti Fraccaroli, Gelio, Salzani, Policante Landino e Renzi Edoardo, i mantovani Bonesini e Sogliani gli astigiani Verrua, Pinòt, Cassullo e Calosso Franco, l'ovadese Frascara. Lascia l'S.T. Montemagno nel 1976 dopo 5 stagioni in serie A ed una vittoria nel Campionato Regionale di serie B, nel 1969.

Dopo qualche anno lontano dagli sferisteri ritorna in panchina, sempre a Montemagno, nel Torneo a Muro 1983, affiancando ai suoi giovani compaesani il callianese Ermanno Besso. L'anno successivo porta per la prima volta sotto i bastioni un giovane di grande talento, Giancarlo Marostica, classificandosi quarto.

Nel 1985 diventa allenatore del Moncalvo, classificandosi al secondo posto con il trio Aceto-Sampietro-Malpetti. Sempre con gli aleramici si classifica quarto nel 1986.

Nel 1987 allena il Vignale di Aceto e Mimmo Basso, classificandosi quarto, ma l'anno successivo ritorna a Moncalvo dove vince il Torneo schierando Aceto, Sandro Ferrero, Natta, Fabio Viotti e Massirio. Si classifica quarto, sempre con i moncalvesi, nel 1989 lasciando la vittoria ai suoi compaesani guidati dall'irresistibile coppia Marostica-Medesani.

Nel 1990 diventa direttore tecnico del Rocca d'Arazzo, paese in cui viene raggiunto dai suoi fedelissimi Aceto e Ferrero. L'ironia della sorte lo vede sconfitto in finale 19-15 dal Moncalvo di Fulvio Natta. Ancora Rocca d'Arazzo nel 1991, sesto alla fine dei giochi.

Ritorna a Montemagno nel 1992 ma si dimette a metà campionato. Nel 1993 allena la matricola Soglio classificandosi sesto.

Ancora Montemagno, quinto in serie B Piemonte 1994, con in campo Natta, Sampietro e Basso. In seguito due vittorie, sempre a Montemagno, nel Torneo a Muro ( 1995, 1996 ) ed un secondo posto nel 1997 con Natta, Nobile, Quasso, Giolo, Ivano Monzeglio e Roasio.

Dopo due anni di inattività vince ancora da Team Manager il Torneo a Muro 2000 con il Montemagno di Panzini e Nobile per poi classificarsi terzo nel 2001. Chiude una brillante carriera in panchina con un settimo posto a Portacomaro nel 2002.

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Vanni lascia la moglie Michela ed i figli Maurizio e Vittorio. Il Rosario verrà recitato giovedì alle ore 20 e 30 a Montemagno, il funerale avrà luogo venerdi 21 ottobre alle ore 15, sempre a Montemagno.

Il Monferrato e il tambass sono in lutto per Pesato (di Maurizio Sala - La Stampa)

La sedia che aveva in ogni sferisterio rimarrà per sempre vuota. Di Vanni Pesato, imprenditore originario di Montemagno spentosi ieri a 83 anni nella sua casa alle porte di Portacomaro, resteranno però i tanti ricordi che - assieme agli immancabili cappello e sigaro - lo hanno eletto a personaggio del tambass. Imprenditore di successo, legatissimo alla sua terra e al tamburello, ha saputo affrontare con forza tutti gli ostacoli che la vita gli ha presentato, compresi quelli legati alla salute.
Deve al tambass la grande popolarità culminata nella conquista del titolo a muro col Moncalvo nel 1988, contro avversari e pronostico. Soprannominato il «Sacchi del tamburello» grazie a Natta, Ferrero e Aceto riuscì nell’impresa a lungo inseguita. E proprio Aceto è stato uno dei giocatori preferiti assieme al pupillo Marostica. Altro titolo sfiorato a Rocca d’Arazzo e poi altre stagioni a Vignale e Montemagno. 
Da vero esteta del tamburello fu anche tra i primi a pensare ad una fusione tra muro e open. E a capire l’importanza degli aspetti promozionali (sponsor) e del possibile sbarco in tv del tamburello.
Lo guidava lo spirito da imprenditore che era la sua professione alla guida dell’azienda tessile di Montemagno, assieme al fratello Vittorio che del paese è stato sindaco. Lascia la moglie Michela e i figli Maurizio, imprenditore e Vittorio (laureato in Farmacia, impegnato in politica, già consigliere regionale in Lombardia). Stasera, alle 21, il rosario nella chiesa di Montemagno dove domani, alle 15, si celebrerà il funerale. La funzione sarà presieduta dal cardinale Severino Poletto che da giovane vice parroco a Montemagno fu amico di Vanni e del fratello Vittorio, animatori del teatro parrocchiale

 

 

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