La 12 ore di Ovada (7.a edizione)

 

Il glorioso sferisterio di Ovada ha ospitato l'ormai consolidata "12 ore" di tamburello ed ancora una volta il risultato è stato soddisfacente sia dal punto sportivo sia da quello prettamente economico.

 

Perfetta l'organizzazione preparata e gestita da Marco e Vanda che come ogni anno hanno trovato amici e collaboratori che da sempre offrono gratis la loro disponibilità per permettere all'organizzazione umanitaria "Vela" di raggiungere gli scopi preventivati. La contemporaneità di altri eventi nel Monferrato ha impedito, purtroppo, a molti campioni di poter partecipare alla manifestazione ma nonostante questo handicap si sono viste gare giocate con tanta voglia di far bene soprattutto da parte di neofiti e di giovani che hanno riscosso applausi a scena aperta.

 

La presenza di Beppe Bonanate e del suo team oltre ai ragazzi di Gabiano e dintorni sono stati il clou del tamburello giocato mentre lo scontro tra i giovani locali ovadesi e i gabianesi di Paolo Marca hanno dimostrato come il tambass nostrano abbia fatto passi da gigante anche nel settore giovanile.

 

Molti gli spettatori e dirigenti arrivati dai paesi vicini con il desiderio di trascorrere insieme una giornata davvero particolare: non sono mancate le esibizioni in elicottero dal "mito" Fausto Parodi e la disponibilità delle carrozze d'altri tempi per trasportare tifosi e curiosi a visitare l' Ovada vecchia proprio nel modo di una volta.

 

Tra i campioni si sono visti Giancarlo Marostica, Enrico "Chicco" Arata, Franco Protto da Capriata e Ferruccio Rivera da Basaluzzo, vecchio compagno di Pinot Ferrero al tempo del grande Murisengo nei primi anni del favoloso Torneo del Monferrato.

 

Al termine della manifestazione il Presidente dell'organizzazione "Vela" ha ringraziato i  presenti per la loro generosità e per la disponibilità di tutti quelli che hanno contribuito alla splendida realizzazione dell'avvenimento che nel futuro dovrebbe avere una maggior importanza nel, purtroppo, troppo caotico mondo tamburellistico che ha urgente bisogno di regolamentazioni per aiutare avvenimenti come questi ancora molto seguiti ed apprezzati.

 

Arrivederci, dunque, al prossimo anno sperando ancora nella presenza di tanti giovani ma anche di campioni di ogni età per rendere avvincente e far crescere una manifestazione da inserire tra i fiori all'occhiello  del tamburello nostrano.

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