Il Tambass, una risorsa per il turismo e l’accoglienza in Monferrato

Il turismo in Monferrato non passa solo per l'enogastronomia, anche lo sport è una notevole risorsa per incentivare l'accoglienza, specie in un territorio che si candida a diventare European Community of Sport 2017.

Con questo spirito Astiss, il Polo Universitario di Asti, ha ospitato venerdì un incontro dal titolo “Cultura dell'accoglienza – La Douja nei paesaggi del benessere e nelle piazze del tambass” , organizzato in collaborazione con il Comune di Asti, il Fondo Assistenza Benessere, la Federazione Italiana Tamburello e la Federazione Italiana Pitch and Putt Golf, Walkers and runners di Asti.

La Douja nel titolo è, ovviamente, la Douja d'Or: la manifestazione enologica che ha visto in questi giorni ad Asti una serie di incontri capaci di mettere in moto decine di proposte e idee per lo sviluppo monferrino. Il tambass è invece uno degli sport più tipici di queste zone: il tamburello. Per questo l'incontro è stato preceduto da una breve lezione di una vera leggenda della specialità, Aldo Marello, più noto come 'Cerot' che, con gli attrezzi del mestiere in mano (oltre ai tamburelli anche i bracciali della palla pugno e della pelota basca), ha rievocato le stagioni gloriose negli sferisteri del Piemonte. “Uno sport che ha sempre unito, anche perché è sempre esistito il 'terzo tempo' dove squadre e tifosi si riunivano insieme a condividere buon cibo e aneddoti”.

Sull'onda dei ricordi si è così scoperto che molte delle autorità presenti in sala hanno un passato da tamburellisti: il vice sindaco di Asti Davide Arri ha militato come terzino in squadre prestigiose e persino il Presidente della Camera di Commercio, sotto cui l'egida si svolge la Douja, ha impugnato il tambass. “Ho fatto tesoro degli insegnamenti dello sport fin da piccolo. In casa mia si giocava a pallone elastico – ricorda Erminio Renato Goria – ma era uno sport con una palla pesante poco adatto ai ragazzi e mio padre ne creò una versione semplificata che si chiamava pallonetto. Poi passai al tamburello e verso i 15 anni mi dedicai al tennis con risultati che mi portarono verso categorie importanti. Il successo nel tennis lo devo proprio al tamburello: è stato questo gioco a darmi il senso del rimbalzo e della posizione”.

Un aspetto che non è soltanto folcloristico, la stessa sede universitaria di Asti ospita un seguito Corso di Studi in Scienze delle Attività Motorie e Sportive e proprio lo sport può diventare per i giovani anche uno sbocco professionale “Con la riforma delle Camere di Commercio – continua Goria – saremo chiamati ad occuparci in modo più diretto dell'inserimento nel mondo del lavoro dei giovani che usciranno dagli istituti astigiani. La Camera di Commercio può diventare un importante collegamento presso le società sportive”.

L'aspetto turistico è l'altra grande occasione che lo sport regala ad Asti e al Monferrato. Lo ricorda il direttore di Astiss Francesco Scalfari: “Il nostro territorio ha monumenti naturali del paesaggio e della storia, dobbiamo lavorare per creare un rapporto di armonia tra tutte le sue componenti in modo da creare un'offerta diversificata”. L'Assessore al Turismo del Comune di Asti, Andrea Cerrato, lo precisa: “I dati sul turismo nell'area Monferrato che comprende Asti e Alessandria sono molto incoraggianti con 1.100.000 presenze nel 2015, ma se vogliamo ancora crescere non possiamo più basare la nostra offerta solo su buon cibo e buon vino: lo sport e la cultura del benessere possono essere il nostro futuro”.

Infine il professor Luca Garavaglia, dell'ateneo astigiano fa un esempio ancora più calzante “Un turista negli Stati Uniti potrebbe decidere di assistere ad partita di baseball, anche se non ne conosce le regole. E’ un'esperienza che permette di assaporare lo spirito autentico di quella nazione, allo stesso modo chi assiste a una partita di tamburello può cogliere l’essenza del Monferrato.”

E non c'è solo tamburello: all'incontro si è parlato molto anche di golf e in particolare di ‘Pitch and Putt’, una versione 'corta' (buche di 90 metri) che si adatta decisamente alle esigenze e ai tempi brevi a disposizione di un turista desideroso di assaporare il territorio monferrino. Perfette per soddisfare gli ospiti anche tutte le attività per walks e runners, dato che non mancano certamente i luoghi dove correre e camminare tra vigneti e colline.

L'Assessore alla Sport del Comune di Asti, Giuseppe Basso ha illustrato i programmi della città per incentivare i giovani verso lo sport, ma soprattutto ha entusiasmato la platea regalando ad Aldo Marello, al termine dell'incontro, il braccialetto con cui lo nomina ambasciatore per la candidatura europea. Privilegio che “Cerot” adesso condivide con diversi altri sportivi monferrini, tra alcuni ori olimpici.

 

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