Profondo cordoglio ha destato la scomparsa di Mario Bellini, anima del tamburello Castellaro e del movimento nazionale della disciplina. Classe ’48 è deceduto lunedì mattina all’ospedale di Mantova dopo che nei giorni scorsi era stato colpito da un ictus.
Lascia una sorella e due nipoti. Nativo di Castellaro si era trasferito a Milano per lavoro per poi rientrare nell’amato borgo dove è stato il promotore di una serie innumerevole di manifestazioni non solo legate al tamburello, il suo vero grande amore. Ha anche giocato come terzino nel Castellaro. Punto di riferimento dell’attività indoor di tamburello era riuscito con tenacia e forza di volontà a portare in diverse case circondariali la palla tamburello come strumento di riscatto e per il quale era stato premiato dalla Federazione.
Con profondo dolore annunciamo che nella giornata di oggi è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari e di tutti noi Mario Bellini.
Un uomo di straordinaria visione, il suo impegno per lo sport e la sua dedizione ai giovani atleti hanno lasciato un segno indelebile nel nostro mondo.
Mario è stato un pioniere nel promuovere iniziative che hanno reso la palla tamburello sia open che Indoor più accessibile ed ha motivato i giovani con i valori di disciplina, rispetto e passione.
La sua lungimiranza ha contribuito non solo alla crescita delle squadre che ha seguito per anni, come il suo amato Castellaro, ma anche alla formazione di generazioni di nuovi atleti e a discipline nuove come l’indoor.
La sua capacità di proporre nuove formule, incoraggiare ed ispirare è stata una fonte di motivazione per molti.
Grande il suo impegno nel sociale; era riuscito con tenacia e forza di volontà, ha portare in diverse case circondariali la palla tamburello come strumento di riscatto e per il quale era stato premiato dalla Federazione.
Siamo grati per i momenti condivisi e per la sua grande partecipazione negli eventi federali.
Il suo nome vivrà attraverso i cuori di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorare al suo fianco.
La federazione italiana palla tamburello con il presidente, il consiglio federale tutto, il segretario generale, i dipendenti e tutti gli appassionati si uniscono nel dolore della sua famiglia e dei suoi cari, e invitano tutti a ricordare Mario con affetto.
Il ricordo di Cantiere Monzambano 2020
Caro Mario,
te ne sei andato all’improvviso. Ci hai colti di sorpresa, non ce lo aspettavamo. E allora partono tanti ricordi, come quando nel 2014 ci hai chiamati nella tua casa perché pensavi che a Monzambano si potesse pensare e agire un nuovo modo di amministrare. Credevi profondamente che si potesse costruire qualcosa di nuovo, senza denigrare o accusare altri, ma anzi riportando al centro la partecipazione. Hai dato fiducia vera ad un gruppo eterogeneo di giovani. Ognuno nei propri mondi ci hai fatti incontrare e condividere un percorso. L’hai fatto con la passione che ti contraddistingueva, portando una visione che era quella di unirsi nei temi al di là delle differenze.
Bastava parlarti due minuti per capire che i tuoi ideali erano forti e battaglieri, ma allo stesso tempo sapevi vedere lontano andando oltre. Avevi idee, proposte, progetti, sogni, la passione per la politica radicata nel midollo. Una politica vera e profonda, fatta di battaglie e ideali, con forse più sofferenze e sconfitte che gioie.
Quando ti sei fatto promotore di cambiamento, qui, a casa tua, hai saputo metterti a disposizione totalmente. Indipendente dai risultati che come Cantiere siamo o non siamo riusciti a portare, tu hai condiviso con noi la fiammella che avevi dentro, quella della passione altruistica, della passione disinteressata, quella del bene comune, quella del sognare in grande e di non avere paura, quella di andare oltre gli steccati, quella di impegnarsi per qualcosa più grande di sè. Te ne siamo debitori.
Ricordiamo bene l’idea della testo di Tiziano Terzani per “lanciare” in modo anonimo questo nuovo gruppo che si stava creando. Quante risate abbiamo fatto ascoltando la curiosità su questo Terzani che sembra spuntato dal nulla. Eri una persona che aveva sempre qualche idea nuova, geniale, magari in alcuni tratti anche irrealizzabile, ma il tuo punto di vista faceva mettere in discussione le cose. Anche in questi anni non ti sei ritirato a vita privata, hai sempre voluto dare il tuo sostegno, relazioni, proposte per ciò in cui credevi. I buskers, il festival dell’astronomia, la pace solo per citarne alcuni.
Tanti ti ricorderanno per la passione e dedizione nello sport . Sport anche come funzione sociale con il progetto del tamburello in carcere. Solo tu avresti potuto pensarlo.
Noi volevamo ricordarti così…Grazie Mario per quello che sei stato e continuerai ad essere per noi. Grazie della passione contagiosa. Grazie dello spirito libero.
Mario Bellini- Sognatore- promotore di cambiamento
Ps: Ci siamo permessi di prendere questa foto dal tuo profilo…perché ci sono passioni e ideali che rimarranno sempre giovani.