Successo del Piemonte con 2 consiglieri della squadra di Facchetti (De Vincenzi e Maccario) dietro solo il Trentino con 3. Mantova si ferma a 1. Verona grande sconfitto.
Edoardo Facchetti è stato rieletto alla presidenza della Federtamburello. Il responso dall'assemblea elettiva convocata ieri all'Hotel Crowne Plaza di Milano Linate che ha suggellato quello che appariva scontato col rinnovo della fiducia al dirigente bresciano già in carica nell'ultimo quadriennio. A differenza del 2017 questa volta Facchetti era l'unico concorrente alla poltrona da presidente. Maggior selezione, invece, c'è stata per uno scranno nel consiglio federale. Organismo nel quale è stata confermata per il terzo mandato la monalese Alessandra De Vincenzi, unica quota rosa tra i sei rappresentanti delle società, tra i quali figura anche l'altro astigiano il tecnico Gianni Maccario. Non ce l'hanno fatta gli altri due piemontesi, il montechiarese Beppe Bonanate e l'alessandrino Giancarlo Marostica. All'assemblea erano rappresentate 116 società (pari al 91,3%), 48 gli atleti presenti e 46 i tecnici, chiamati ad esprimersi alla doppia chiamata prima per il presidente e poi per il consiglio. Hanno partecipato alla consultazione il 66,2% degli aventi diritto . «Ho accettato di continuare dopo essermi confrontato col gruppo e coi comitati. Non è per l'orgoglio o per la poltrona bensì perché ho avuto il via libera dalle persone che reputo e sono importanti» ha precisato Facchetti. «Illustrare solo il negativo non genera positività, ma impotenza. Siamo di fronte ad un bivio. Conservare il solo esistente significa essere destinati al fallimento. Crescere significa decidere. Nel 2017 trovai una situazione immobile. L'ultima cosa che dobbiamo fare è difendere un passato che non c'è più. La missione di una Federazione è sapersi trovare pronti ad intercettare le esigenze e le nuove generazioni» ha concluso Facchetti.