Curtatone piange Tino Venturelli

Tino Venturelli in occasione della premiazione nel 2014 quando la società di tamburello cessò l'attività

Curtatone piange Tino Venturelli, poeta e cantore delle tradizioni e simbolo del tamburello di Grazie

GRAZIE (CURTATONE) “Se ne è andato in silenzio, com’era nel suo stile”. Così questa mattina il sindaco di Curtatone Carlo Bottani ha annunciato la scomparsa di Tino Venturelli, poeta e cantore delle tradizioni del territorio, ideatore del Museo lacustre di Grazie e del Museo del tamburello, lo sport di cui è stato l’emblema nel borgo sulle rive del Mincio.
Venturelli, che aveva compiuto 90 anni a gennaio ed era ospite della Rsa Mazzali a Mantova, da giovane aveva giocato nelle file dell’allora Società Tamburello Grazie, che nacque nel 1954 e che poi diventerà Associazione dilettantistica tamburello Grazie.
Sullo sferisterio era soprannominato “Il vento” ma è come presidente e allenatore che Venturelli ottiene i successi più importanti con le fortissime squadre femminili a livello giovanile. Nelle diverse categorie, le ragazze di Grazie negli anni fanno fatto incetta di titoli italiani, in tutto 36, dei quali 30 open e 6 indoor.
Tino grande sportivo ma Tino anche poeta e grande educatore, amatissimo dai bambini. Andava nelle scuole a raccontare storie, tradizioni e leggende locali. Era in particolare il cantore delle storie legate a quel mondo lacustre che per tanti anni aveva scandito la vita degli abitanti di Grazie.
Ma anche agli alunni delle elementari era riuscito a trasmettere la sua passione per il tamburello. “Arrivava con il suo motorino carico di tamburelli – racconta il maestro Iginio Bottani – e anche tra i bambini di Buscoldo dove mai nessuno aveva giocato a tamburello, sport praticato esclusivamente dall’alto mantovano a Grazie, era riuscito a far breccia al punto che un anno abbiamo vinto poi i campionati provinciali studenteschi. I bambini lo amavano e rimanevano incantati ad ascoltarlo quando raccontava le storie e le tradizioni di un tempo, come quelle su Santa Lucia o il Natale”.
A dodici anni fu uno dei testimoni oculari dell’eccidio dell’Aldriga. 
Il sindaco Carlo Bottani lo ricorda come una “persona che ha saputo dare tantissimo alla comunità di Curtatone e in particolare a quella di Grazie. A lui si devono il Museo lacustre e il Museo del tamburello e altre iniziative. Non ci dimenticheremo di lui e valuteremo nel prossimo futuro proprio con la comunità di Grazie come ricordarlo”.
La camera ardente di Tino Venturelli è stata allestita presso la Casa Funeraria Maffioli a Levata. I funerali si terranno mercoledì alle ore 11 nella chiesa di Montanara.

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