Ora il campus dei giovani nello sferisterio col bar gourmet
pallapugno: A CASTAGNOLE LANZE Paolo battuto 11-5
Massimo Vacchetto in battuta durante la sfida di martedì sera.
Vince l'Araldica di casa nella sfida pallonistica con l'altra Araldica, quella di Spigno: nel duello due volte «fratricida» (i Vacchetto-contro nelle squadre su cui campeggia il nome dello stesso sponsor vinicolo...e scusate se è poco) Massimo, 26 anni, il più titolato dei due (4 scudetti) batte 11-5 Paolo - che definire «fratellino» è un eufemismo, vista la stazza - di tre anni più giovane e con in bacheca la Coppa Italia appena conquistata a sorpresa a Caraglio, nella finale contro la Canalese di Campagno.
Incroci di vita e di sport nella calda, avvolgente sera di Castagnole Lanze, dove Massimo, la cui eleganza nel giocare e nel colpire stupisce ogni volta come fosse la prima, già matematicamente qualificato per le semifinali scudetto e primo in classifica, non si fa scrupoli di «condannare» Paolo ai probabili spareggi per un posto nelle finali. E' giusto così, anche se la squadra di Paolo (con il presidentissimo Giuseppe Traversa, decano dei dirigenti del balòn che ancora non si capacita del fatto di essere riuscito a «portare a casa la Coppa 22 anni dopo l'ultimo trofeo a Spigno) ha l'attenuante di aver perso durante la gara la «spalla» Michele Gianpaolo, per uno stiramento. E chi conosce le vicende del balòn sa quanto sia prezioso l'apporto di un fuoriclasse del ruolo come Gianpaolo.
Nulla di grave, comunque, in una serata in cui i due fratelli hanno deliziato i tifosi (buon pubblico) con le giocate che piacciono alla gente: palleggi prolungati, «intre», potenza (Paolo) contro stile ed eleganza (Massimo).
Ma la «grande bellezza» di uno sferisterio come quello castagnolese sta nella capacità di diventare una «casa» che accoglie anche chi di balòn capisce poco o nulla. Ci sono giovani, donne,, anziani e curiosi di questo sport: anche qualche turista straniero. In tribuna lo sponsor, Claudio Manera, il «signor Araldica». Un'organizzazione curata fin nei dettagli dalla società guidata con precisione svizzera dal presidentissimo Mario Sobrino: decine i volontari mobilitati. E poi c'è l'appuntamento imperdibile al bar, che non è solo bar, ma è un angolo di delizie e sfiziosità (dalle acciughe al verde ai pepeperoni, insalate russe, robiole , salumi, con degustazioni di Asti Secco, Araldica.. of course..) gestito dal mitico Giacinto «Cinto» Costa. E grandi ospiti, tra pallonisti, storici come l'ex sindaco Marco Violardo e cronisti come Fabio Gallina, portavoce e «voce» del balòn. Senza dimenticare che lo sferisterio ospiterà da domani a domenica un «campus» gestito da Giorgio Vacchetto con una ventina di ragazzini (due anche le femminucce) dai 6 ai 14 anni. Dormiranno in tenda e «respireranno» l'aria di quel campo speciale. Aspiranti campioni. Come è giusto che sia a Castagnole