Ricordato Pino Morino, il Gigante Buono della pallapugno di un tempo

Il ricordo del "missionario" della pallapugno di un tempo, partito per l'Eternità 20 anni fa

Nonostante il clima equatoriale, gli amici di sempre e alcuni invitati hanno accettato l'invito delle sorelle di Pino Morino, Marisa e Piera e dei loro familiari per ritrovarsi alla "Cantina Malgrà" a Bazzana di Mombaruzzo sabato scorso, per rendere omaggio al loro grande amico, partito per l'Eternità 20 anni fa, il 13 maggio 1999, proprio nel mese dedicato alla Madonna, alla quale Pino era un fervente devoto. 

Il clichè dell'incontro è strato leggermente modificato, ma la gara di "pantalera", la Santa Messa e la cena in cantina sono rimasti punti fissi del pomeriggio, come da antico copione. 

Presenti, naturalmente, i grandi della pugno di un tempo, a partire dai mitici Bertola e Berruti e sulla loro scia altre vecchie glorie come Grasso, Galliano, Voglino, Tonello, Dogliotti, Caviglia, Cainotti, Muratore, Marcello Piana, l'arbitro Ferrero sino al "vecchio" Cesco Bessone che, proprio lo scorso anno mentre si ricordava la figura di Pino, ricevette la tristissima notizia del decesso del nipote, durante un'escursione in montagna risultata fatale. 

Sotto la regia di Giorgio Chiarle tutto ha funzionato a meraviglia e soprattutto durante la Santa Messa, celebrata da Mons. Pistone in una saletta messa a disposizione, l'atmosfera di tristezza nel ricordo di Pino si è fatta tangibile e profonda. In tanti hanno portato un ricordo, a partire da Bertola, ma anche il prof. Piotti, gli amici da Sergio Corino al dott. Dezani, dall'enologo Gatti sino agli amici di Parre (BG), che hanno voluto presenziare alla cerimonia in ricordo del loro amico Pino. 

Al termine della cena le sorelle di Pino hanno consegnato ai presenti una bottiglia a ricordo della giornata che, quasi certamente, verrà ripetuta il prossimo anno, sempre nell'eterno ricordo di Pino, il Gigante Buono, campione olimpico ma conosciuto soprattutto come "missionario" della pallapugno, per via dell'amore che nutriva nei confronti di questa antichissima attività sportiva, tipica di una parte del Monferrato, della Liguria tra Savona e Imperia, ma soprattutto delle Langhe, ancora oggi patria di grandi giovani atleti, che sperano di imitare le gesta dei tanti campionissimi del passato.

 

 

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