Cinaglio sconfitto a Ceresara ma vincente in Coppa Italia

La foto annacquata è l'immagine simbolo dell'umida partita  disputata ieri a dal Cinaglio a Ceresara (MN)

Un riscaldamento pre gara affrettato per il mal tempo può aver condizionato il rendimento prima parte di gara troppo imprecisa  con i mantovani scattati avanti 10-4.

Una sospensione della gara per pioggia forte e ripresa dopo circa 1 ora con un  altro piglio e maggior determinazione del Cinaglio che recupera fino sul 11-10 per poi cedere al piu' determinato Ceresara sul 13-10. Il Ceresara è una signora squadra con elementi di valore come Massimiliano Sala ed Osvaldo Mogliotti più il volto nuovo Valerio Ferrari, quarto in classifica e col fiato sul collo al Cavaion bloccato 13-10 dalla capolista Fumane (a +7 dal Cinaglio)

Per gli astigiani il secondo posto è blindato ed è certamente la base solida sulla quale lavorare ora in vista dei play off con le motivazioni e l'entusiasmo per arrivare fino in fondo.

Ora c'è poco spazio alle analisi ed  alle recriminazioni poiché venerdì si torna in campo così da dar modo a tutti di assistere alle finali di Coppa Europa per club in programma nel week-end a Mezzolombardo e Faedo in Trentino.

Il leader Fumane riposa mentre il Cinaglio sarà in visita dal Cavaion terza forza del torneo separati da 8 punti. All'andata a Cinaglio fu spettacolo e vittoria di misura.

Euforia in casa Cinaglio per l'assegnazione delle finali di Coppa Italia di serie A e B in programma in autunno. Decisione assunta sabato dal consiglio federale mentre le Supercoppe si giocheranno a Bonate Sopra (BG).

L'offerta della società presieduta da Chicco Viotti è stata giudicata la più congrua, in più ha pesato la grande fame di tamburello di qualità nell'astigiano. Grande partecipazione del pubblico durante il campionato, uno staff societario efficientissimo, le capacità dirigenziali di Chicco Viotti come uomo di spicco del Comitato di Asti ed il chiaro credo nel tamburello femminile e giovanile hanno fatto il resto.

Lo scorso anno il Cinaglio sfiorò la coccarda di B a Castellaro per pochi 15 ma come si dice non c'è gioia senza sofferenza, certo vincerla sul campo di casa sarebbe qualcosa di grandioso per il rilancio del movimento astigiano.

 

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