Stefano Cozza conquista la Coppa Italia e si prepara al debutto in serie A

Terzino. Stefano Cozza 26 anni di Cocconato, vincitore della Coppa Italia indoor con la maglia del trentino Mezzolombardo

Stefano Cozza è l’ultimo «emigrante» del tamburello astigiano. Da due anni il terzino originario di Cocconato si è trasferito in Trentino prima seguendo l’amore e subito dopo l’amato sport. E per lui domenica è arrivato anche il trionfo a tinte tricolori grazie alla conquista della Coppa Italia indoor. La maglia è quella del Mezzolombardo con cui, peraltro, aveva già fatto proprio il successo nella serie cadetta sempre della specialità «al coperto». E con lo stesso team Cozza, 26 anni, è prossimo al debutto nella serie A open che scatterà tra poche settimane. Si tratta della prima stagione dopo l’ultima vissuta con il Nave San Rocco nella serie cadetta. La squadra è retrocessa in C mentre il terzino astigiano è stato promosso, ingaggiato in A e sarà l’unico piemontese in una rosa completamente trentina che punta a confermarsi nella «top five» del massimo torneo. La terza avventura personale in A. 

Una carriera di successi
«La prima avventura in A fu nel 2011 a Cremolino poi quella storica anche se poco fortunata col Cinaglio nel 2015 ed ora questa opportunità che affronto con l’obiettivo di fare un nuovo salto qualitativo, personale e di squadra». Ma quello di domenica non è stato il primo trionfo nell’indoor. «L’ultimo era datato 2008 conquistato nelle giovanili del Callianetto. Dieci anni dopo la doppia affermazione tra i senior e con una dedica speciale che va a mio papà Roberto, scomparso quattro giorni prima della finale a 62 anni. Ma il palmarès personale conta in tutto nove affermazioni tricolori, tra open e indoor». Nella Coppa Italia successo non pronosticabile. «Arrivando da una stagione vissuta nel campionato di B nessun poteva prevedere questo epilogo, ma in cuor nostro sapevamo di avere qualche chanches innanzitutto di raggiungere la finale. Nella sfida decisiva è andato tutto bene ribaltando ogni previsione così da rendere ancora più piacevole il gusto della vittoria». La carriera era iniziata nel proprio paese. «Esattamente nel 1999 a Cocconato ma dal 2003 sono approdato a Callianetto dove mi sono formato come atleta e raggiunto il vertice nelle varie categorie giovanili. Poi il passaggio tra i senior con tre stagioni a difendere i colori del Cinaglio ed il 2014 anno magico in cui abbiamo centrato il «triplete» nella serie B infilando titolo e promozione, Coppa Italia e Supercoppa. Nel 2016 il passaggio a Castell’Alfero sempre in B che ha rappresentato pure l’ultima mia stagione in terra piemontese. Lo scorso anno ho incrociato da rivali sia Castell’Alfero che Cinaglio». Emigrato in Trentino ed ora l’avventura col Mezzolombardo. «A dire il vero il primo motivo a spingermi a lasciare Cocconato è stata la fidanzata Ilaria Mongibello, con cui condivido la passione per il tamburello. Differenti ruoli ma da quest’anno stessa società e identica categoria visto che il Mezzolombardo schiera la propria formazione femminile in A. Una volta arrivato il lavoro, ho deciso di continuare anche a giocare: lo scorso anno a Nave San Rocco e ora mi sono spostato ritrovando la massima serie».

 

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