6 domande a Paolo Ferrante (presidente Piea)

6 DOMANDE A… PAOLO FERRANTE (PRESIDENTE PIEA)

1)    Presidente, in campo femminile la sua squadra da alcuni anni giunge terza in campionato e non riesce però a raggiungere la finale scudetto. Cosa è mancato secondo lei in questa stagione per raggiungere il prestigioso traguardo?

Ai tempi del duello tra Sabbionara e Alegra Settime non eravamo così competitivi da poter aspirare di spodestare una delle due corazzate. Negli ultimi due anni, con il Sabbionara assente dalla competizione, speravo di poter raggiungere la finale. In particolare in questa stagione, dopo aver vinto in campionato sul campo del Tigliole, a mio avviso c’erano buone possibilità di centrare l’obiettivo. In semifinale però è mancata nelle giocatrici quell’attitudine a vincere le sfide da dentro o fuori e alle prime difficoltà siamo andati in crisi.

2)  Nel 2018 il mezzovolo Cecilia Dellavalle non giocherà più con la maglia del Piea. Si punterà a far crescere nuovi talenti, come ad esempio Annalisa Petroselli?

Nel 2018 l’obiettivo, concordato con le ragazze durante una riunione tenuta la scorsa settimana, sarà quello di fare il meglio possibile con il massimo dell’impegno e, indipendentemente da quello che sarà il piazzamento finale in campionato, mi piacerebbe vedere una maturazione mentale delle atlete. Il 2018 deve essere quindi un anno dove si mettano delle solide basi per il futuro. Senza più Cecilia in rosa avranno sicuramente maggior spazio Ilaria Valle e Annalisa Petroselli. Spero inoltre che gli impegni di lavoro permettano ad Enrico Dellavalle di proseguire la direzione tecnica della squadra, altrimenti verrà trovata una soluzione all’interno della società.

3)  Che effetto fa vedere diverse ragazze di Piea, alcune delle quali hanno mosso i primi passi tamburellistici proprio sullo sferisterio di casa, primeggiare in Italia e in Europa?

Ci pensavo giusto in occasione della Supercoppa femminile disputata a Piea il primo di ottobre tra Settime e Tigliole; più della metà delle giocatrici che erano in campo o son cresciute nel nostro settore giovanile (Silvia Gozzelino, Debora Marucco, Madalina Ciobanu e Ilaria Poncini) o hanno vestito almeno un anno la nostra maglia (Gaia Zai, Claudia Ponzio e Jessica Gozzelino). Se da un lato provo profondo orgoglio per questa cosa, dall’altro, sportivamente parlando, sono un po’ dispiaciuto perché con alcune di loro in rosa, unite a quelle attuali, Piea avrebbe sicuramente trionfato.

4)   In campo maschile il 2017 verrà sicuramente ricordato per il titolo regionale di serie D e per aver sfiorato le finali nazionali. Ci puoi raccontare quali sono state a tuo avviso le basi che hanno portato la compagine allenata da Gianni Maccario al successo?

Gianni Maccario ha avuto senza dubbio un ruolo fondamentale in quanto ha portato quella mentalità vincente che ha permesso di compiere il salto di qualità ad un gruppo che l’anno precedente aveva faticato molto. In particolare i ragazzi più giovani sono migliorati notevolmente nel corso della stagione. Per il 2018 ai giocatori già presenti in rosa (Umberto Pastrone, Matteo Vicenzutto, Madalin Pantiru, Gabriele Bosco, Costantino e Umberto Curto) si uniranno Luca Tinelli e Marco Brosio con l’obiettivo di ben figurare in un campionato di livello come quello di serie C.

5)  Il settore giovanile è sempre stato un punto di forza della vostra società. Ci puoi fare un bilancio sulla situazione attuale?

La prossima stagione sarà l’ultima a livello giovanile per quel gruppo di ragazzi che hanno iniziato a giocare a partire dalla stagione 2005\06 e con Andrea Germano come allenatore hanno conquistato diversi titoli. Un gruppo veramente affiatato che è stato fonte di diverse soddisfazioni per la società. Anche gli allievi si stanno ben comportando, con Umberto Pastrone come elemento interessante in prospettiva. Nella prossima primavera mi piacerebbe aprire un nuovo ciclo con bambini dai 6 ai 10 anni. 

6)  Te l’aspettavi o sei sorpreso per l’ascesa di Luca Marchidan come uno dei maggior talenti nel futuro panorama tamburellistico nazionale?

Di Luca mi ricorderò sempre l’immagine di quando era piccolo e saltava di gioia per la notizia che avremmo continuato l’attività a Piea. Un ragazzo educato e tranquillo che grazie alla determinazione e all’amore che ha per il tamburello è riuscito a raggiungere meritatamente i livelli attuali. Inoltre ha avuto la fortuna di entrare a far parte di un progetto ambizioso a Cerrina con un allenatore valido e preparato come Aristide Cassullo.
Inoltre anche l’esperienza indoor con la maglia del Monale è sicuramente stata positiva per la sua carriera.

In conclusione Paolo, sforando di una domanda, quale è stata fino ad ora la tua più grande soddisfazione da presidente e quale obiettivo ti piacerebbe raggiungere in futuro?

La mia più grande soddisfazione non è legata ad un particolare trionfo, ma nel vedere ragazzi\e di 18-20 anni, che hanno iniziato con noi da bambini, mantenere sempre la stessa voglia di giocare al tamburello. Inoltre da parte di alcuni ragazzi c’è un vero e proprio attaccamento alla maglia e giocherebbero a Piea indipendentemente dalla categoria.
Come obiettivo mi piacerebbe, come detto in precedenza, aprire un nuovo ciclo di bambini e migliorare l’attività senior maschile, con il sogno un giorno di portare Piea in un campionato nazionale, così come nel femminile.

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