Segno, domani l'elezione del nuovo consiglio direttivo, il bilancio degli ultimi 5 anni del presidente usciente Efrem Chini

Sabato 4 novembre per la società tamburello Segno inizia una nuova era. La riunione del consiglio direttivo, in programma domani pomeriggio con inizio alle ore 17:30, presso il Museo Chini dovrà portare ad individuare il nuovo presidente, colui che prenderà il posto del presidente uscente Efrem Chini.

Con l’ormai ex presidente della società nonesa abbiamo fatto un bilancio conclusivo di questi cinque anni. 

Presidente dell'unione sportiva Segno, che esperienza è stata per te? Un bilancio, come la giudichi?

​È stata un’esperienza estremamente gratificante, ma altrettanto impegnativa. Gratificante in quanto mi ha permesso di conoscere il mondo del tamburello a 360°, uscendo da dinamiche prettamente territoriali, ma soprattutto per​ i risultati sportivi conseguiti in questi 5 anni di presidenza. Da questo punto di vista le maggiori soddisfazioni sono rappresentate dal ritorno dopo diversi anni della 1^ squadra ​nel campionato di serie B nazionale​, e soprattutto i 7 titoli nazionali conquistati a livello giovanile dalle nostre squadre che dimostrano come​il settore giovanile a Segno in questi anni ​abbia​ goduto di ottima salute. Ovviamente il merito di questi risultati va dato in primis all'opera degli allenatori (ai quali va il mio sentito ringraziamento) che con passione ed estrema professionalità hanno seguito i nostri ragazzi in questi anni. Altra grande soddisfazione è l'aver cresciuto nella nostra società ragazzi estremamente promettenti che poi hanno avuto la possibilità di fare esperienze di crescita al di fuori della società madre​.  Infine il completamento d​ei lavori di ammodernamento del centro sportivo​ di Segno che rende a tutti gli effetti lo sferisterio di Segno uno dei più prestigiosi a livello nazionale. Allo stesso tempo è stata però un’esperienza piuttosto​ stressante nella quale​ ho investito​ parecchie risorse mentali, anche perché come sempre le incombenze più spinose gravano sempre sulla testa di chi si trova al vertice di qualsiasi realtà associativa e non. 

Dopo cinque anni hai deciso di non candidarti, quali sono i motivi di questa tua decisione? 

Le motivazioni sono principalmente​ ​ di carattere personale, in quanto ormai da anni vivo fuori paese e l'impegno è diventato troppo gravoso da sostenere, considerando anche che sono tutt'ora impegnato in prima persona come giocatore nella nostra serie B. In secondo luogo credo sia corretto che le redini ​ della sportiva, siano nelle mani di​ qualcuno che "vive" il paese dal suo interno e che riesca a coinvolgere la popolazione più di quanto sono riuscito a fare io. Sicuramente il più grande rammarico dell'ultima parte della mia gestione è proprio l'aver constatato un certo disinteresse da parte della popolazione di Segno alle sorti della nostra società sportiva, che ​ricordiamo è operativa da ormai 70 anni (ricorre l'anniversario proprio nel 2018) e per questo è operativa da ormai 70 anni (ricorre l'anniversario proprio nel 2018) e per questo ne va salvaguardata la sopravvivenza essendo appunto ​un’associazione storica del paese di Segno. ​Pertanto la mia speranza è che si riesca ad individuare come mio sostituto una persona forte trasversalmente riconosciuta che possa essere il giusto collante tra la nostra società sportiva, le altre associazioni altre associazioni​ e la comunità di Segno nel suo insieme. Infine ringrazio tutto il direttivo che in questi cinque anni mi ha supportato e sopportato. 

​​Bilancio annata 2017 in termini sportivi, prima squadra e serie inferiori

​Il bilancio è abbastanza positivo. La 1^ squadra ha ottenuto a fine stagione un risultato più che positivo, onestamente al di sopra delle più rosee aspettative specie se si considera l'inizio di campionato estremamente difficoltoso. La prossima stagione la squadra perderà due pedine fondamentali, quali Davide Arnoldi e Daniel Turri ai quali va il nostro ringraziamento per l'attaccamento alla causa dimostrato in questi anni​. Questi atleti hanno fatto scelte di vita e sportive diverse. Al loro posto, sono stati individuati 2 giocatori altrettanto validi, quali Michel Adami e Mattia Devilli ai quali si aggiungerà Nicola Lorandini, quest’ultimo di ritorno a Segno dopo alcuni anni fuori paese.​ Per quanto riguarda le squadre giovanili si sono confermati i buoni risultati degli anni passati, con 2 titoli provinciali conquistati (Pulcini Indoor e Giovanissimi Open).  Colgo l'occasione per ringraziare gli allenatori/responsabili delle 3 squadre giovanili in seno alla nostra società nel 2017 ovvero Valerio Lorandini e Devis Magnani per i pulcini; Mauro Magnani per gli esordienti, Nicola Valentini e Tiziano Noldin per i giovanissimi. 

Giovani, argomento di cui tanto si parla, come si è mosso a tuo giudizio il Segno in questi anni? A tuo giudizio cosa bisogna fare per far avvicinare i giovani a questo sport?

 ​Credo che i risultati conseguiti parlino a nostro favore. In una situazione generale di calo dei praticanti, la nostra società è andata in controtendenza e quantomeno ha mantenuto il numero delle squadre partecipanti. Oltre a ciò, analizzando i giovani under 25 presenti sul territorio provinciale e nazionale, diversi sono cresciuti nel nostro vivaio e questo è sicuramente motivo di vanto per la nostra società. Sicuramente è giunto il momento di formare una nuova covata di giovani leve​, primo compito del nuovo direttivo sarà quello di individuare delle persone preposte a seguire un nuovo gruppo di “tamburellisti in erba”.

La cosa non è di così facile attuazione​, in quanto il nostro principale problema non è ​ tanto il ​"reclutare" dei ​ potenziali​ piccoli atleti, ma trovare appunto chi li segua con impegno e professionalità. Perchè è ​bene​ ricordare che chi si prende l'impegno ​ spesso e volentieri​ lo fa per puro​ volontariato e di questi tempi non è così scontato trovare chi si presta per la causa. L'alternativa è cercare all'esterno della nostra società, ma questo vuol dire dover cercare risorse finanziarie nuove, cosa non facile per poi sostenere la spesa di un preparatore. La prima ricetta per far avvicinare i giovani al nostro amato sport a mio modo di vedere​ è la promozione nelle scuole, della quale “in primis” deve fars​ene​ carico la Federazione Centrale in sinergia con i comitati provinciali e le società presenti sul territorio. 

Senza fare polemica in questi ultimi anni a livello centrale a mio giudizio si è investito in attività discutibili, dimenticando quasi completamente questo aspetto.  

​E' un grosso peccato perchè, cosa di non poco conto, grande vantaggio del nostro sport è la fruibilità agevole​ a tutti ​ considerando il grande vantaggio che fin dalla giovane età è già intuibile il gesto atletico del giovane atleta, gesto che poi mantiene anche in età adulta. 

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