Ovadesi quartultimi: in Coppa Italia i pochi squilli.
Daniele Ferrero ha offerto un contributo sufficiente nell’annata
No playoff, no emozioni: si è conclusa una serie A di tamburello piuttosto anonima fin dalle prime battute. Per la conquista dello scudetto, era scontata la lotta fra i mantovani del Castellaro e i veronesi del Cavaion, che poi hanno avuto la meglio. Analogamente, due squadre sono state condannate alla retrocessione con largo anticipo. Troppo deboli rispetto alla concorrenza il neopromosso Bardolino e il ripescato Ciserano.
Senza sussulti anche l’annata del Cremolino, unica formazione piemontese rimasta a competere nel massimo campionato. Se si analizza la classifica, con gli ovadesi al quartultimo posto in coabitazione con la Cavrianese, non si può essere certamente soddisfatti, soprattutto in relazione al risultato dello scorso anno, quando Merlone e compagni avevano concluso la loro fatica al quinto posto e avevano fatto una bella figura anche nella post-season.
Il cambio Pavia-Baggio non è stato l’elemento determinante al calo di rendimento, perché le carenze della squadra nel 2017 si sono avute nel reparto avanzato. Dietro, il trio Merlone-Ferrero-Baggio ha retto abbastanza bene, poco incisivi invece mezzovolo e terzini. La squadra, comunque, si è fatta onore in Coppa Italia e sul campo di Carpeneto, nel gironcino preliminare, ha offerto le prove migliori. Ora si pensa già alla nuova stagione, in cui l’organico non dovrebbe essere ritoccato più di tanto anche perché il mercato dei giocatori non offre troppe soluzioni.