Ennio Guerra Castellaro, la storia siamo noi

Lunedì 24 aprile alle 19,45 presso la Sala Manifestazioni dell'Azienda Agricola L'Alegra, frazione Meridiana 35 a Settime (AT), si terrà la cerimonia di consegna del Premio L'Alegra-Il Tambass ottava edizione nel ricordo del Dott. Prof. Secondo Grassi e Piero Musso.

UNO DEI PROTAGONISTI PIU' ATTESI E' IL PATRON DELL'ENNIO GUERRA CASTELLARO PREMIATO CON UN RICONOSCIMENTO SPECIALE

ARTURO DANIELI Dal 1981 presidente dell’Ennio Guerra Castellaro. Gloriosa società con ben 70 anni di attività e di successi. Una vicenda sportiva unica ed inimitabile per questo grande Signore del tamburello.

E’ del 1856 il primo documento in cui si parla del Tamburello a Castellaro: un atto della polizia municipale austriaca che risponde ad una lettera del parroco del paese il quale chiedeva che venisse vietato il gioco in prossimità della chiesa. La risposta servì a precisare che il divieto valeva solo durante le sacre funzioni, in quanto era preferibile che i giovani trascorressero “le ultime ore del dì di festa giocando, piuttosto che nelle osterie, nelle mescite o in altri giochi meno leciti…”

Da tanto, probabilmente da prima ancora, il tamburello è parte integrante della vita di Castellaro Lagusello, uno splendido borgo millenario di circa 400 abitanti che sorge su un’altura, prospiciente un piccolo laghetto a forma di cuore, al centro dell’anfiteatro morenico del Garda; oggi frazione di Monzambano, nell’Alto Mantovano, è conosciuto per la tradizione che narra che ai bambini nati intorno al borgo, sia proprio il tamburello il primo regalo importante fatto in tenera età.

La società nasce ufficialmente nel 1945/46 per volontà degli appassionati locali che, oltre ad avere fondato il sodalizio stesso, con primo presidente Pierino Melchioretti, hanno costruito anche il campo da gioco, che da allora è rimasto intatto fino ai giorni nostri, consentendogli di essere uno dei più bei campi del panorama tamburellistico italiano. La società prende il nome di un grande appassionato locale, scomparso nel corso della seconda Guerra mondiale, Ennio Guerra. Da quell’anno, il 1946, anno in cui avvenne la prima iscrizione ad una manifestazione ufficiale, il nome Ennio Guerra Castellaro sarà sempre presente ai campionati ufficiali, tanto da guadagnarsi la consegna, nel 1986, della Stella d’Argento per i 40 anni di ininterrotta attività dall’allora Presidente del CONI Franco Carraro e nel 2016 della Stella d’Oro al merito sportivo per i 70 anni di ininterrotta attività dal Presidente del CONI Lombardia Oreste Perri.

Dopo alcuni anni di rodaggio nei campionati, il massimo traguardo la società castellarese lo raggiunge una prima volta nel 1956, quando il 27 novembre, nella magnifica piazza di Casale Monferrato i mantovani hanno trionfato nello spareggio per l’assegnazione dello scudetto contro lo squadrone del CRAL Sport Palazzo Superba di Genova, iscrivendo il proprio nome nell’Albo d’Oro della serie A. Guidati dal presidente Giannino Vecchi, il grande Marino Marzocchi “Mara” affiancato da Orlandi, Rossi, Bompieri e Andreoli riuscirono a compiere l’impresa sconfiggendo i temuti avversari per 19-13. La storia della società prosegue poi in un altalena tra le serie inferiori e maggiori, nella quale si sono susseguiti come presidenti Giuseppe e Ferruccio Andreoli, Emilio Crosato,prima di essere per 39 anni presidente della Federazione Italiana Palla Tamburello, Arturo Danieli, Nino Orlandi, Sergio Rossi, Vittorio Basso, Carlo Moschini e poi dal 1984 il ritorno di Arturo Danieli, il vero artefice, assieme ai suoi stretti collaboratori, della rinnovata crescita della società ad alti livelli, con il ritorno nella massima serie grazie al titolo conquistato nella serie cadetta nel 1986. Sempre attenta al settore giovanile, Castellaro rimane nella massima serie e conquista importanti allori proprio con i suoi ragazzi, juniores maschile (1991), juniores femminile (dal 1991 al 1994) e proprio con la formazione vincitrice del titolo juniores maschile, compagine composta da tutti ragazzi del paese, andrà a conquistare nel 1993 anche il titolo di serie B, presentando al via del campionato sia la formazione di serie A che i propri giovani atleti nella serie cadetta.

I successi non finiscono qua, perché il 1998 è l’anno dalla consacrazione per il sodalizio mantovano. Alla corte del presidente Arturo Danieli arriva infatti Quinto Leonardi come allenatore, Manuel Beltrami, Paolo Bisesti, Luca Baldini, Gabriele Cunegato, Alberto Crosato, Massimo Sandri, Giovanni Crosato e Pietro Ghizzi. La stagione è un crescendo di risultati e il primo centro è la conquista della Coppa Europa Open, seguita poi dalla Coppa Italia, organizzata proprio dalla società castellarese e vinta sul proprio campo a spese del Medole e ciliegina sulla torta finale la conquista del secondo scudetto della sua storia, titolo che sarà il primo di una lunga serie per l’allora ventenne Manuel Beltrami. Anno di gloria anche il 1999 con la vittoria di Supercoppa e Coppa Europa e la sconfitta nelle finali di Coppa Italia e scudetto.

Dopo alcuni anni nei quali i mantovani rimangono in lotta per le prime posizioni di classifica, la società decide per un cambio di rotta, puntare su atleti giovani ed emergenti, da Castellaro passano infatti giovanissimi i fratelli Manuel e Luca Festi, lanciati nel panorama del tamburello ai massimi livelli e la società arriva alla scoperta dell’attività indoor dove dal 2007 al 2009, forte di atleti quali i fratelli Festi, Andrea Marcazzan, Niki Ioris, Mauro Bassignani e Maurizio Zanotti, domina il panorama italiano e europeo, aggiudicandosi due scudetti, tre coppe Italia e due Coppe Europa. Non viene meno l’impegno nelle serie inferiori, tanto che la formazione di serie D, composta da tutti ragazzi del paese, conquista nel 2007 il titolo italiano e nel settore giovanile,  con la partecipazione di più squadre ai campionati provinciali e un aumento esponenziale della partecipazione di ragazzini all’attività della società.

In campo open Castellaro paga, detto tra virgolette, la giovane età e la poca esperienza dei suoi atleti e dopo essersi salvata nel 2007, nel 2008 conosce dopo 22 anni di ininterrotta permanenza nella massima serie la retrocessione nella serie cadetta. La volontà di tornare subito in alto è forte e la squadra viene attrezzata per riprovare subito il passaggio in serie A ed è missione compiuta con titolo conquistato sul campo neutro di Medole ai danni del Malavicina. Il 2010 è però ancora un anno difficile, con la squadra che disputa un buon campionato ma non riesce a evitare i play out che inaspettatamente gli risulteranno fatali e quindi nuova retrocessione in serie B.

Pronto il ritorno nella massima serie l’anno successivo con il trionfo nel campionato, Coppa Italia e Supercoppa di serie B, alcuni anni di buoni campionati e poi, allo scioglimento del Callianetto, il ritorno di Manuel Beltrami e Manuel Festi e l’arrivo di Giorgio Cavagna, con vittoria della Coppa Italia 2014 e en plein di trofei nel 2016 con la conquista dello scudetto, Coppa Italia e Supercoppa con la formazione composta da Manuel Beltrami, Federico Merighi, Manuel Festi, Niki Ioris, Giorgio Cavagna, Flavio Isalberti e Pietro Ghizzi con direzione tecnica affidata a Stefania Mogliotti. Tanti i trionfi anche in campo indoor con gli scudetti, Coppa Italia 2015 e 2016 e Coppa Europa 2016.

Partita nel miglior dei modi la stagione open 2017 con lo scambio dei fondocampisti, l'esperto astigiano Andrea Petroselli al posto del giovane Federico Merighi passato al Cavaion.

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