Serie B terza giornata chi sale e chi scende
Chi sale
Ceresara
In un turno di campionato che vede le squadre in vetta rallentare: Noarna, Catell’Alfero e Arcene, le due mantovane sono le uniche ad andare contro tendenza e ottenendo l’intera posta in palio contro Nave San Rocco e Segno si trovano sole al comando. La squadra di Enrico Carpano punta con decisione a tornare nella massima serie. Certo l’impresa per Osvaldo Mogliotti e compagni è alla portata, ma non si dovrà mai calare. Nessuna gara è da ritenersi vinta in partenza.
Catiglione
Discorso analogo per la società del presidente Fabrizio Pezzini partita in maniera impeccabile. Il Ceresara due anni fa la serie A l’aveva conquistata, anche se in seguito aveva deciso di non farla. Nella scorsa stagione la penalizzazione che ne aveva compromesso l’annata. Questo sembra l’anno buono. Fino ora il gruppo sta procedendo al meglio. Gli innesti di Riccardo Zampini e Michele Cimonetti hanno dato buoni risultati.
Tuenno
L’impresa della giornata è della squadra di Quinto Leonardi. Dopo due ko consecutivi andare sul campo dell’Arcene non era facile. La squadra gioca con naturalezza, facendo soffrire il team bergamasco. Alla fine ottiene un punto decisamente meritato e domenica il tanto atteso debutto casalingo contro il Malavicina a Tovel. Considerando che il Tuenno fra le mura amiche sa ottenere risultati positivi, c’è da essere ottimisti in chiave futura.
Chi scende
Noarna: Il giudizio non dipende dal piazzamento in classifica e dal suo rendimento in questo avvio di campionato. Se dovessimo giudicare la squadra di Gigi Beltrami con questi parametri, la valutazione sarebbe eccellente. Domenica ha preoccupato il calo di rendimento nel finale e la poca cattiveria dimostrata nel momento cruciale della gara. Sull’ 12-8 (30-0), bisognava chiudere la gara. A due quindici dalla vittoria è arrivato il “black out”. Se tutto questo non si fosse verificato a quest’ora saremo a parlare di un ottimo Noarna in vetta a punteggio pieno. Peccati di gioventù, ma comunque onore alla squadra di Antonio Surian.