Il vice presidente Comitato di Asti Andrea Germano ci aggiorna sull'evoluzione della serie C Piemonte che gioco forza con la mancata partecipazione del Piea sarà a girone unico ad 11 squadre. Il dirigente pieese da anni curatore dell'organizzazione delle serie regionali coglie l'occasione per alcune riflessioni e precisazioni condividendo l'idea di valorizzare il torneo

Premesso che ritengo gli spunti di Beppe Bonanate assolutamente interessanti e condivisibili, credo sia necessario chiarire il quadro generale emerso in seguito alla riunione svoltasi il 13/12/2016 a Cossombrato. Durante l'incontro si è discusso ampiamente riguardo la formula da adottare per la calendarizzazione degli incontri del torneo di serie C 2017, richiedendo il parere di tutte le società coinvolte (raggiungendo telefonicamente anche quelle assenti) che, in quella data, risultavano essere 12. Al termine della "votazione", puramente indicativa dato che il termine per le iscrizioni delle squadre ai tornei non era ancora scaduto, è emerso che: - Chiusano, Piea, Settime, Viarigi e mi pare un Cerrina (vado a memoria, non vorrei dimenticarne o aggiungerne qualcuna) avrebbero preferito la suddivisione delle squadre in due gironi. - Rilate non ha espresso una preferenza sostenendo di dover valutare attentamente alcuni fattori. - Le restanti società avrebbero optato per il girone unico.

Ovviamente è la durata del campionato a far emergere i maggiori dubbi alle società e, non lo nascondo, anche al nostro comitato. Questo perché l'attività tamburellistica non è fatta solamente di tornei senior ma anche di attività giovanile, che impegna notevolmente ragazzi, allenatori e squadre. I mesi estivi di luglio e agosto risultano molto intensi dato che sono presenti numerose manifestazioni (interregionali giovanili, trofeo Sangalli, nazionale giovanile, campionati italiani giovanili, ecc.) e molte squadre, che hanno la fortuna di annoverare tanti giovani nelle loro rose, possono trovarsi in difficoltà aggiungendo ulteriori impegni.

Ritengo scorretto parlare di "meri interessi di bottega di qualcuno" perché le singole società esprimono il loro parere sulla base della programmazione stagionale delle loro attività, e capisco bene che chi ha molti più impegni deve necessariamente portarli a termine tutti nel migliore dei modi. Allo stesso modo probabilmente ragionano quelle meno impegnate, che magari, avendo un'attività limitata, preferiscono avere la loro unica squadra in campo per più tempo. Questo perché credo che l'obiettivo comune sia fare tanta attività ma soprattutto farla bene e, un torneo importante come la C merita sicuramente di avere la giusta attenzione, ma anche di essere portato a termine correttamente da tutte le partecipanti, non trascurando nel contempo altre attività di primaria importanza come quella giovanile. Il mio puro parere personale è che per dare un qualcosa in più ad un torneo come la serie C si debba avere una fase finale combattuta, con semifinali e finali che potrebbero ribaltare la classifica generale, e che porterebbero molto più pubblico sui campi rispetto alla disputa di tante partite dall'esito scontato. Resta il fatto che 11 iscritte (il Piea non parteciperà) non si possono suddividere su due gironi, quindi si opterà necessariamente per il girone unico. Avremo sicuramente modo di parlarne giovedì nella riunione organizzativa delle serie C e D open regionali.