A Fontigo 1° Torneo d'Inverno serie B

 1° Trofeo d’Inverno che si svolgerà sul campo di Fontigo (Treviso) dal 21/02/2015 al 01/03/2015 con la partecipazione delle squadre ASD Fontigo, ASDT Mazzurega, ASDT Mezzolombardo, Polisportiva Tuenno.

Dopo una lunga assenza una formazione trevigiana torna a calcare i campi della cadetteria. Non poteva che essere il Fontigo, la società di Carlo Borsoi, attivissima a livello giovanile, è l'unica rimasta sul territorio. Come tappa di avvicinamento l'organizzazione di un quadrangolare riservato ai team di serie B.

Nel fine settimana in programma le semifinali, sabato si comincia con  la neopromossa Mazzurega (vice campione di C alle spalle del Castell'Alfero e conosciuta negli ultimi anni a livello giovanile) opposta al temutissimo Mezzolombardo del trio Ioris, Bottamedi, Eccher la cui unica sfortuna lo scorso anno è stata quella di trovare sui suoi passi il formidabile Cinaglio. Entrambe le squadre sono nel girone A, quello del Ciserano assieme alle astigiane.

Domenica la squadra di casa incrocia il Tuenno in un succoso anticipo della prima di campionato in programma il 12 aprile. Si tratta del girone B quello con i favori del pronostico alle mantovane Castiglione e Ceresara. Il Fontigo è ancora da scoprire presumibilmente composto da un mix di giovani ed esperti giocatori locali mentre il Tuenno si è già presentato puntando molto sui trevigiani Manuel Bortolamiol e Stefano Mazzero.

Sabato 28 febbraio la finale di consolazione e domenica 1 marzo la finalissima con l'assegnazione dell'ambito trofeo. Ca va sans dire, vista la zona tipica del prosecco, della presenza di un fornitissimo chiosco.


COME BENTORNATO ECCO UN ARTICOLO COMPARSO NELLA "TRIBUNA DI TREVISO" datato aprile 2012

Fontigo, il custode del tamburello

Tamburello a Treviso significa storia, radici, tradizione. Una tradizione che negli ultimi anni è andata tuttavia scomparendo, un florido movimento del quale oggi è rimasta traccia solo a Fontigo, seppur a livello di serie D, cioè l'ultima categoria di questo sport. Eppure tutto partì da Treviso, piazza d'Armi e ciclodromo (fra Borgo Cavour e le mura), anno 1896. A testimoniarlo i racconti della Gazzetta di Treviso e della Gazzetta dello Sport, nata proprio quell'anno, lo stesso peraltro della prima Parigi-Roubaix e dell'edizione inaugurale dei Giochi Olimpici ad Atene. Il capoluogo della Marca ospitò la "Gara nazionale dei Giochi ginnici": si duellava a calcio, tennis, "palla vibrata" e appunto "palla tamburello".

A Treviso si assegnò quello che la federazione tamburello considera il suo primo storico scudetto: a vincerlo fu la Società Ginnastica Udine (mentre l'Udinese trionfò nel football). Quei Giochi ginnici, la prima importante manifestazione in Italia riservata agli sport di squadra, si disputarono dal 5 all'8 settembre: 500 concorrenti, 21 società e 30 squadre; il cav. Coletti guidava la Società Ginnastica Treviso e a mettersi particolarmente in luce fu l'istituto Turazza. All'epoca, il Coni ancora non esisteva e il tamburello aspirava persino a diventare disciplina olimpica. Nel centenario di quella kermesse, nel 1996, fu promossa un'esibizione dimostrativa nell'intervallo del match Udinese-Inter allo stadio "Friuli". Il motivo della premessa?

La federazione mette in palio nel 2012 lo scudetto numero 100 (grandi favoriti gli astigiani del Callianetto) e fa iniziare il suo albo d'oro proprio da quel lontanissimo 1896. Le origini del gioco sono antichissime e vengono fatte risalire addirittura ai tempi dei Greci e Romani. Oggi è il quarto sport di squadra più praticato nelle scuole d'Italia, ma nella sua "culla trevigiana", sembra quasi dimenticato.

Ci fu invece un'epoca gloriosa, e non troppo lontana, in cui la Marca poteva contare persino 10 società e 50 squadre: Fontigo, Mosnigo, Colbertaldo, Vidor, Valdobbiadene, Bigolino, Cornuda, Castelfranco e Montebelluna. Chi prima, chi dopo non hanno più proseguito l'attività. Ma i ricordi non si cancellano: a Castelfranco, c'è pure un noto ristorante che si chiama "Il Tamburello". 

Il Fontigo (due titoli di B nel palmarès) partecipa oggi al campionato provinciale trentino di serie D: ha raccolto pure l'eredità del Colbertaldo, che fino al 2011 militava in B e ha poi chiuso i battenti. Lo storico sodalizio del presidente Carlo Borsoi (40 ragazzi, fra prima squadra, allievi ed esordienti) può vantare un eccellente settore giovanile: alcuni dei migliori talenti della massima serie, sono cresciuti allo Sferisterio di Fontigo.

E' da lì che sono partiti infatti Nico Mariotto (l'esperto fondocampista vinse con i sernagliesi il titolo giovanile) e Stefano Mazzero, oggi punti di riferimento dei mantovani del Solferino (di cui Mariotto è diventato una "bandiera").

Mentre i trentini del Mezzolombardo possono annoverare Pierluigi Zambetto e Manuele Bortolomiol. Curiosità: l'attuale presidente della federazione, il mantovano Emilio Crosato, vanta avi trevigiani che nel Settecento-Ottocento lasciarono il quartiere di San Pelajo.

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