Il Solferino respinge l’assalto del Castellaro. La Cavrianese vince di misura sul Bardolino

Gabriele Weber del Castellaro

 

Le due gare ieri della terza giornata di ritorno, con impegnate le mantovane, sono state autentiche maratone, terminate entrambe dopo ben quattro ore e 30’ di gioco. Partiamo dall’attesissimo scontro al vertice. Dopo una lunga battaglia, il derby collinare è andato alla capolista Solferino, che ha superato 2-0 in trasferta il Castellaro, in un impianto davvero gremito e che avrebbe dovuto, almeno nelle intenzioni, trascinare al successo i locali e al sorpasso in classifica della prima della classe. Pronto riscatto per i campioni d’Italia invece, dopo la netta sconfitta subita a Dossena, che con un doppio 6-3 hanno messo tre punti in cascina e ammutolito gli inseguitori. Il Solferino ha allungato in vetta a quota 31, mentre il Castellaro è sceso al terzo posto accanto all’Arcene a quota 26, alle spalle del Ceresara a 28. «A parità di forze – commenta il patron Arturo Danieli – avremmo potuto fare meglio. Purtroppo Weber, che ultimamente stava giocando molto bene, non era in giornata. I quindici punti che dovevamo fare noi, li hanno fatti loro. Abbiamo giocato, sì, ma il derby, davanti a così tanto pubblico, ci è andato storto. Peccato!». Replica il dt degli scudettati Mario Spazzini: «Abbiamo giocato bene, riscattando la delusione di Dossena. È una vittoria di tutti. Un plauso a Campolongo, ma anche a Fraccaro che mi assiste sempre dalla panchina. Sono contento per il successo, e bravi anche i nostri avversari».
A Bardolino la Cavrianese di Alessandro Nobis ha sofferto, ma alla fine si è imposta al tie-break, anche in questo caso dopo ben quattro ore e mezza di lotta contro i padroni di casa veronesi. Sotto 6-4 nel tie-break, i collinari sono riusciti a rimontare e a chiudere a proprio favore la sfida. Mentre i gardesani, con un punto conquistato, sono ultimi a pari merito con il Cinaglio a quota 4. «Siamo contenti per il successo, ma non contentissimi – afferma il presidente Oscar Tondini – Non si doveva arrivare al tie-break: dovevamo conquistare i tre punti. Con il nostro gioco, su questo tipo di squadre dovremmo avere la meglio. Invece, a volte, non riusciamo a chiudere la gara come dovremmo».

Serie B maschile – Nell’anticipo di sabato il Cereta di Mario Tombolato non aveva avuto fortuna in Trentino. Perso nettamente il primo set con la corazzata Segno, aveva lottato nel secondo sfiorando il pari. Poi la sfida si era chiusa 2-0 (6-1, 6-5). La squadra trentina con 27 punti aveva conquistato la vetta, mantenuta poi anche dopo le sfide di ieri. Il Valgatara non è riuscito a riprendersi il primo posto solitario a causa del ko per 2-1 in casa del Noarna. Era partito anche con l’obiettivo di vendicarsi del ko dell’andata, ma non è riuscito nell’intento. Il Castelli Calepio, vincente in casa del Palazzolo come da pronostico, ha agganciato il Valgatara al secondo posto a quota 26. Anche il Fontigo, in costante risalita, ha spento nella gara casalinga il fanalino Cavaion e infine per il Fumane ha piegato 2-1 la trentina Valle San Felice.

 

 

 

 

 

 

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