Baldini, l'arma letale del super Castellaro: «In trionfo grazie alla programmazione»

il Castellaro festeggia il poker nell'open 2021

Tamburello serie A. Il dt avrà l'incarico di coordinare lo sviluppo delle giovanili: «Il nuovo acquisto Cattoi? Garantisco io»

Uno dei segreti meno celati di questo Castellaro schiacciasassi e pigliatutto, capace  di vincere tutto quello che poteva - in ordine Coppa
Italia, Coppa Europa, scudetto e Supercoppa, senza mai perdere una partita —è il suo direttore tecnico Luca Baldini, uno dei pezzi più pregiati all'interno della società mantovana. «Tutti insieme, dalla dirigenza fino ai ragazzi, siamo stati autori di una stagione piena di soddisfazioni- attacca il tecnico veronese - quella che non era riuscita nel 2019, quando arrivammo un po'troppo stanchi sul finale e ci mancò qualcosa. Invece quest'anno siamo sempre stati attenti, sul pezzo; anzi, persino accelerando negli ultimi mesi, onorando tutti gli incontri anche nelle inevitabili difficoltà che si presentavano puntualmente. Penso alla Coppa Europa con due parti te disputate in meno di 24 ore, l'andata contro il Solferino sotto di un set, la semifinale di Coppa Italia contro îl Sommacampagna quando ci trovavamo sotto 3-7 al tie-break. Merito dei miei giocatori, sempre uniti ed affamati fin dall'allenamento svolto nel corso della stagione. E poi era giusto mettercela tutta dato che con la partenza di Alessandro Merighi, necessaria perleregole del monte punti, per noi si chiude un mini-ciclo. Gli faccio un grosso in bocca al lupo, poi chissà, magari in futuro ci ritroveremo. Peccato, con questa squadra avremmo vinto altri 5 anni ma comunque non possiamo non considerarci appagati. Non solo direttore tecnico, sia dei mantovani che della nazionale italiana maschile ma, proprio in questi giorni, Baldini è anche ristrutturatore delle fondamenta al di sotto la prima squadra. Il tutto sempre in piena sintonia con la società, che gli ha dato carta bianca su qualsiasi fronte: «In accordo col presidente Arturo Danieli e tutti i dirigenti, dalla prossima stagione avremo più formazioni, tra cui anche una di serie D con un misto di giovani ed esperti di cui si sta occupando Mario Bellini. In questo modo possiamo far crescere al meglio dei giovani interessanti, poi più avanti faremo delle valutazioni premiando i più meritevoli con l'accesso alle nostre formazioni principali». Dunque gettare le basi per un futuro sostenibile a medio-lungo termine. E a breve termine, ovvero per quanto riguarda il 2022? Difficile ripetere un'annata simile. Se si aggiunge il sacrificio di Alessandro Merighi, approdato a Solferino per giocare da mezzovolo, per Baldini le gerarchie della prossima stagione sono destinate a cambiare.
 O forse, più semplicemente, le dichiarazioni si allontanano dalla verità in virtù di un po' di sana pretattica: «Vedo favoriti -spiega- Solferino e Sommacampagna, poi ci siamo noi. Ripartiremo dai quattro senatori con l'aggiunta di Riccardo Cattoi, una mia scelta poi avallata da tutti, quindi della quale sento una grossa responsabilità.
Cattoi è un giovane 18enne promettente arrivato dal Cavaion, quest'anno partito come riserva ma poi capace di ritagliarsi i suoi spazi. Di lui mi è piaciuta subito la persona, e poi essendo trentino ha quella testardaggine montanara che abbiamo tutti. Lo prenderemo sotto la nostra ala e lo faremo crescere, come abbiamo fatto con Ale in precedenza, e comesarà anche in futuro».

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