Grazzano si arrende. La Supercoppa finisce a Vignale

I campioni d’Italia battuti 19-14 dai vincitori della coccarda Fracchia fuori sul 7-3 per un infortunio dopo una caduta

SERIE C andata semifinali: Vignale - Montemagno 16-10, Casa Paletti - Montechiaro 16-9

Vignale re di coppa, dopo quella Italia fa sua pure la Supercoppa. In sei giorni gli alessandrini mettono a segno la doppietta negandola allo scudettato Grazzano che pure giocava in casa su piazza Cotti. 
Aleramici battuti (19-14) e da subito costretti ad inseguire (6-0) e mai seriamente in grado di impensierire i rivali, ancor di più quando Fracchia dopo una scivolata sull’asfalto bagnato accusa un dolore alla coscia ed esce precauzionalmente sul 7-3. Il quintetto di coach Morrone ne approfitta e sotto la pioggia battente allunga cambiando 9-3 e 11-4. Nel successivo trampolino rientra capitan Fracchia e Grazzano rialza la testa con l’acqua che smette di cadere, ma il ritardo aumenta ugualmente 13-5. Locali finalmente incisivi ed infilano un parziale netto (13-8), al cambio successivo il tabellone indica 15-9. La paura di vincere frena gli ospiti che si vedono recuperare altri tre games per il 15-12. Trampolino perfetto al rimando (18-12) e la vittoria appare ad un passo per concretizzarsi due punti dopo, peraltro dopo aver fallito un match point nonostante avanti 40-0. Dopo poco più di due ore e mezza il triplice fischio e la festa è nuovamente del Vignale scopertosi in condizione nell’ultima parte della stagione, con il muro che ha scritto la parola fine. «Ci credevamo e lo abbiamo dimostrato. La vittoria di domenica ci ha dato fiducia l’avvio favorevole ha creato i giusti presupposti. Peccato che la stagione finisca ora» commenta il moncalvese Maurizio Francia, dirigente del Vignale. 
Prova corale di capitan Ulla ma anche di un Volpe cresciuto in maniera esponenziale e poi Tibaldero con prima linea formata da Scifo e Mazzoni. Il Grazzano di coach Penna con Marletto alla battuta e Bonelli in mezzo ha dato fiducia al cordino a Marostica ed Olivieri, con Giroldo subentrato in assenza di Fracchia arretrando al fondo Olivieri. 
L’aver ospitato la sfida non si è rivelato affatto un vantaggio per il sodalizio grazzanese che già nel 2016, sempre da padroni di casa, si videro sfilare il trofeo per mano del Montechiaro. Vignale che, peraltro, nel 2015 aveva negato al Grazzano il “triplete” strappandogli proprio la Supercoppa nella gara disputata allora a Montechiaro. 
«Forse non dovremo più ospitarla – chiosa il presidente aleramico Alessandro Redoglia – è certo che dopo la finale scudetto abbiamo staccato la spina ed anche la condizione ne ha risentito. Spiace ma il titolo importante lo avevamo già conquistato». 
Complice il meteo incerto si è mostrata tiepida la risposta del pubblico, con circa duecento spettatori a bordo della piazza grazzanese. Peraltro era stata accaduto già alla Coppa Italia nella vicina Vignale, con la sola eccezione per la finalissima disputata domenica scorsa. 
Ma per gli appassionati del tambass le occasioni non mancheranno per assistere a nuove sfide all’insegna dello spettacolo. 
Così già domani, lunedì alle 16, partita nella “bombonera” di Castell’Alfero dove i padroni di casa diretti da Nuccio Demaria incroceranno il Montemagno di Botteon e compagni, regina (senza corona) nella fase regolare della serie A e finalista di Coppa Italia.

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