L’addio di Monzeglio? Nessuna conferma: “Ora pensiamo al derby”

Alessio Monzeglio del Moncalvo

Il patron del Moncalvo Bacchiella: “Aspettiamo il match sereni sapendo che il pronostico pende per Grazzano”

Una vigilia serena sconquassata dall’indiscrezione del possibile addio di Alessio Monzeglio. A Moncalvo ci si interroga su tempistica e veridicità del possibile cambio di casacca del campione. «Fake news!» qualcuno grida su piazza Garibaldi. Nel vicino dehor del «Caffè della Piazza» è seduto il presidente Enrico Bacchiella che analizza il momento con lucidità e sportività concentrandosi sull’incontro. «Dopo un’annata non facile non era scontato approdare in finale, ci siamo arrivati. Vogliamo regalare spettacolo con primo obiettivo superare quota 623, ovvero i biglietti staccati nell’ultima vittoriosa sfida scudetto. Sarebbe bello che domenica la piazza di Montemagno fosse sold out». E sulla partita? «Per noi una vigilia serena, sapendo che il pronostico pende per Grazzano. Lo dicono le caratteristiche tecniche delle due formazioni e quelle del campo. Ma nessuna critica sulla legittima scelta di Montemagno, anzi speriamo di avere i tifosi di casa alleati dopo l’eliminazione patita dai grazzanesi. In fondo i pronostici si possono sovvertire. Come i favori lasciamo ai rivali pure tutta la pressione». «Derby sentito non solo da storia e geografia. Loro sono fondamentalisti: per loro il tambass è un credo. A Moncalvo la passione si divide in altre discipline» conclude il patron. «Monzeglio si dimostrerà non solo campione ma vero professionista. Ci regalerà lo scudetto così se dovesse davvero andare via lascerà in dote un altro titolo» non ha dubbi Mario Zonca, smessi i panni di vice sindaco ed assessore allo Sport per assumere quelli di tifoso. Sulle indiscrezioni Monzeglio interviene via social: «mi piacciono molto... era successo anche prima del derby a Moncalvo... voci tirate fuori ad hoc? In ogni caso domenica c’erano dirigenti anche del Grazzano che mi hanno stretto la mano. Come di Vignale, Casa Paletti, Castell’Alfero, Calliano...». Igor Tapparo che è l’uomo del mercato e sul campo ombra del coach Pierino Alciati ma alla finale non ci sarà. «Vinceranno anche senza di me!» rilancia il dirigente, che un traghetto destinazione vacanze terrà lontano dalla piazza di Montemagno. Prenotazione scaramantica? «No era l’unica possibile e non modificabile, fatta mesi fa. Mi sto attrezzando per vivere in diretta la gara via smartphone. Mi spiace tantissimo ma forse la salute ne guadagna avendo già messo a dura prova le coronarie in due semifinali ad altissima tensione». 

Coppa Italia
L’attesa per la finalissima mette inevitabilmente in secondo piano la Coppa Italia che stasera chiuderà la prima fase. Già promosse Castell’Alfero e Rocca d’Arazzo nel primo triangolare ora si deve decidere chi accompagnerà Casa Paletti agli ottavi. Alle 21,30 a Vignale di fronte alla squadra di Tonco già qualificata ci sarà il Montechiaro che aveva impattato nel match d’esordio col Calliano. Pertanto al team di Parena sarà sufficiente fare dieci games (Calliano aveva perso 16-9 con Casa Paletti). Le quattro quadrette si incroceranno per designare i quarti dove sono ammesse Montemagno e Vignale, mentre le finaliste del campionato sono già in semifinale.

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