Moncalvo-Grazzano si contenderanno lo scudetto del muro

Sarà un gran duello tra la squadra di Vittorio Fracchia e quella di Monzeglio che dice: “Io al top al momento giusto”

DOMENICA: LA FINALE A MONTEMAGNO

Montemagno e Vignale eliminati. La finalissima a muro sarà domenica tra Grazzano e Moncalvo  (nella foto Sergio Miglietta Tirico e Monzeglio)

Il derby Moncalvo-Grazzano è servito e diventa sfida per il Tricolore. Quella che era la finale che tutti pronosticavano lo scorso anno, è diventata realtà questo anche contro le previsioni iniziali.  Il verdetto è giunto dopo le semifinali di ritorno che, tra sabato e domenica, hanno visto primeggiare i due quintetti aleramici. Fondamentale il fattore campo che ha scardinato l’equilibrio del doppio pari negli incontri d’andata. Era accaduto sabato su piazza Cotti e si è ripetuto domenica nella «fossa dei leoni» di Moncalvo. Incontri entrambi forse meno spettacolari di quelli d’andata, e dall’andamento simile. Più incerto quello sulla terra rossa moncalvese. Il presidente dei biancorossi Enrico Bacchiella non nasconde di aver vissuto qualche apprensione: «dopo essere andati sul 6-3 ci hanno restituito il parziale girando sotto 12-9. Loro erano in palla noi tutt’altro che belli. Poi siamo cresciuti e migliorati dietro». La spiegazione forse è tutta nelle parole di Alessio Monzeglio «ho voluto centellinare le forze in avvio, memore della gara d’andata quando alla fine non ne avevo proprio più. Volevo arrivare nella fase cruciale con ancora benzina e lucido per giocarmi al meglio le palline decisive. Così è stato». Nessuna anticipazione sulla finale dall’asso vignalese se non che mercoledì sarà col Moncalvo sull’asfalto di Montemagno per l’allenamento. Tra le oltre trecento presenze della fossa quella interessata di Fabiano Penna, tecnico del Grazzano curioso di conoscere la rivale. «Sarà una bella finale. Soprattutto sono soddisfatto di esserci arrivato dopo aver eliminato Montemagno, la squadra forse più completa. Finale centrata giocando la gara che ci eravamo prefissati: palla lunga dall’inizio alla fine. Siamo usciti fradici, e non solo per la pioggia, ma senza mai correre eccessivi rischi» conclude il tecnico dei gialloneri. E per il presidente Alessandro Redoglia un regalo di compleanno anticipato con la sesta finale nelle ultime sette stagioni. Incisivi in entrambi gli incontri le prime linee, Mirko Monzeglio e Sicigliano per i biancorossi e quelli grazzanesi Prai e Marostica con tanti “15” schiacciati a terra. Sotto i colpi di Fracchia e compagni era caduto la dominatrice della fase regolare, che già sognava una finale da padrona di casa ed invece si trova spettatrice pagante. E pure con qualche recriminazione espresse dal patron Giulio Griffi «le prime due squadre in campionato e quelle più complete sono estromesse dalla finale, qualcosa non ha funzionato. Sicuramente saremo squadre da campionato non da sfide secche. Comunque il piano Monzeglio ha perfettamente funzionato e lui può giocarsi ancora il titolo e noi stare a guardare». Approfondendo la considerazione «a quattro turni dal termine noi eravamo primi e mi viene da pensare che alla fine siamo stati scelti. Ma queste sono le regole ed in finale va chi ha vinto. Spiace solo vedere che le finaliste potranno addirittura rinforzarsi il prossimo anno, mentre noi saremo costretti dopo aver mancato la finale pure a perdere un giocatore».

Tweet

Dona al sito Tambass.org
E dai, offrimi un calice di vino!
Siate generosi, per favore

Meteo

giweather joomla module

Facebook Slider Likebox

Login

Facebook Slider Likebox

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per personalizzare i contenuti. Per informazioni o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie leggi la nostra Cookie Policy Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni sui Cookies e su come disabilitarli, potete visitare la nostra pagina di privacy policy.

  Accetto i Cookie da parte di questo sito.